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CI SIAMO STUFATI DI VEDERCI INDIRETTAMENTE  COINVOLTI,CON IL TERMINE GENERICO DI “ASSOCIAZIONI ANTIMAFIA “,IN VICENDE CHE FANNO POCO ONORE A  TUTTO IL FRONTE ANTIMAFIA,

CI SIAMO STUFATI DI VEDERCI INDIRETTAMENTE  COINVOLTI,CON IL TERMINE GENERICO DI “ASSOCIAZIONI ANTIMAFIA “,IN VICENDE CHE FANNO POCO ONORE A  TUTTO IL FRONTE ANTIMAFIA,QUELLO ISTITUZIONALE E QUELLO SOCIALE.IN QUESTO ARTICOLO,GRAZIE A DIO,VENGONO FATTI  ALCUNI NOMI.MA NON E’ SEMPRE COSI’.CHIEDEREMO AL NUOVO GOVERNO  DI DISPORRE UN’INCHIIESTA RIGOROSA TENDENTE A FAR LUCE SULLA POSIZIONE DI OGNI SINGOLA ASSOCIAZIONE PER VERIFICARE CHI VERAMENTE FA ANTIMAFIA E CHI NO.PRECISIAMO ANCORA UNA VOLTA CHE L’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO  NON HA MAI CHIESTO  O ACCETTATO UN SOLO EURO O QUALSIASI ALTRA COSA ALLO E DALLO STATO  E DA QUALSIASI ALTRO ENTE.ORA BASTA !

“Mi accusano di aver creato un sistema”, si difende adesso Silvana Saguto: “Sì, è vero c’era un sistema attorno alla sezione Misure di prevenzione. Un normalissimo sistema che ha consentito di gestire i beni sequestrati “.

A quale sistema fa riferimento?
“Gli amministratori giudiziari non li ho scelti fra i miei amici. E miei amici non erano le persone chiamate a sostituire i fedelissimi dei boss cacciati dopo i sequestri: i nomi di persone valide li abbiamo chiesti ad associazioni antimafia come Libera, Addiopizzo, li abbiamo chiesti ai parroci. Per essere più tranquilli. Segnalazioni sono arrivate da tutte le parti, anche da colleghi magistrati”.

Adesso, però, il Csm le contesta alcune assunzioni clientelari nelle amministrazioni giudiziarie. Cosa risponde?
“Non conosco nessuna delle persone chiamate a lavorare nei beni sottratti ai boss. Una volta ci siamo rivolti a un’associazione di categoria per trovare chi andasse a coltivare dei terreni sequestrati, perché nessuno voleva andarci. Sa quante associazioni ci hanno segnalato commessi o facchini per un supermercato? Funzionava così”.

È quello che lei chiama il “sistema “.
“Non ci vedo nulla di male, anche perché non c’erano leggi che ci dicessero cosa fare. E il nostro è stato un sistema studiato a livello nazionale, ci hanno consultato anche per fare le leggi”.

I pm di Caltanissetta contestano la sua gestione.
“Erano piccoli incarichi quelli assegnati nelle aziende sequestrate “.

Di altra entità gli incarichi a Cappellano. Quanto eravate amici? Le ha dato soldi?
“Non è affatto un mio amico e non mi ha dato nulla. Alla sezione ha solo 8 incarichi. Scimeca, Aiello, Glorioso ne hanno di più”.

Ma gli incarichi di Cappellano sono i più grossi.
“Ha dimostrato una certa competenza, come altre persone, ad esempio i professionisti che hanno studiato al Dems”.

Cosa dirà al Csm?
“Adesso tutti ci accusano. Ma fino a qualche tempo fa, nessuno aveva niente da ridire. Nei giorni delle polemiche abbiamo ricevuto il sostegno dell’allora presidente del tribunale Leonardo Guarnotta, della commissione antimafia e del Csm”.

Ora che farà?
“Ho chiesto di lasciare Palermo. Il Csm vorrebbe che pure i miei due colleghi facessero domanda per andare via”.

Fonte:La Repubblica