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.Ci hanno ucciso e moriremo in tanti.

.Ci hanno ucciso e moriremo in tanti.Una strage.Il più grande eccidio di massa della storia dell’ umanità ed i veri responsabili,quelli che sapevano,autorizzavano,facevano finta di non sapere tollerando tutto e non sono intervenuti per impedirlo,stanno oggi  comodamente seduti  in stanze dorate o a godersi   laute pensioni nelle loro ville ed abitazioni sontuose

 

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Camorra, rifiuti e Terra dei Fuochi: altro sequestro. Associazione Caponnetto: “Procure seguano traffici con Basso Lazio” : 07/12/2017 22:01

Camorra, rifiuti e Terra dei Fuochi: altro sequestro. Associazione Caponnetto: “Procure seguano traffici con Basso Lazio”

AUTORE ADMIN · 07/12/2017 22:01

Il segretario nazionale dell’associazione antimafia Caponnetto Elvio di Cesare si è rivolto alle Procure di Napoli, Napoli Nord, Santa Maria Capua Vetere, Nola, Torre Annunziata e alla Procura nazionale antimafia di Roma per chiedere di accertare i business e i legami criminali della Camorra con altri territori limitrofi dai quali potrebbero provenire i rifiuti sversati nella tristemente nota Terra dei Fuochi. Anche secondo le indicazioni fornite dallo scomparso pentito Carmine Schiavone. Riportiamo il testo dell’esposto-denuncia

OGGETTO: ESPOSTO – DENUNZIA. – per verifica circa la sussistenza dell’ipotesi di reato di cui
all’art.422 c.p e/o 575 c.p, conseguenza del reato di Disastro Ambientale e quant’altro ipotizzabile dai fatti sotto esposti.

  1. a) – richiesta verifica ubicazione interramenti rifiuti tossici e/o sostanze nocive ed eventualmente anche radioattivi- nel territorio della Regione Campania (Province Napoli e Caserta denominata Terra dei Fuochi, o l’Inferno di Gomorra). Una terra distrutta, inquinata, avvelenata, costretta a risucchiare rifiuti per anni e anni dalla criminalità organizzata, con la complicità di politici, imprenditori e parte delle istituzioni che avrebbero dovuto controllare, monitorare, proteggere e garantire la salute pubblica;
    2. b) richiesta di accertamento dell’identità e della posizione degli autotrasportatori indicati nei documenti desegretati che contengono le dichiarazioni di Carmine Schiavone riferiti  alle Province di Caserta e Napoli nonché Latina, Frosinone (confinanti con la Campania) , e se utili alle indagini, delle altre province (Foggia e Roma);
    3. c) richiesta di acquisizione di tutte le interviste rilasciate dal citato Carmine Schiavone a giornali e televisioni nazionali e locali;
    4. d) richiesta di acquisizione di tutti i documenti desegretati forniti all’epoca alle Autorità dallo Schiavone compresi gli elenchi dei mezzi di trasporto con indicato il numero di targa e relativo intestatario;
    5. e) eventuali responsabilità dei componenti della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul ciclo illegale dei rifiuti che nel 1997 sentì Carmine Schiavone e che ne segretò incomprensibilmente le dichiarazioni e la relativa documentazione, cosa che ha determinato nel tempo trascorso certamente un aggravio della problematica con ripercussioni molto gravi per la salute pubblica della popolazione coinvolta, lasciata inconsapevolmente ed incredibilmente all’esposizione degli agenti nocivi e tossici ( con aumento esponenziale di casi di tumori nell’area interessata);
    6. f) richiesta di accertamenti/approfondimenti medico legali al fine di stabilire se vi sia un nesso di causalità tra i picchi anomali di patologie tumorali che sta falcidiando moltissimi bambini e altre persone con la presenza in queste aree interessate con l’interramento di rifiuti tossici e cause di degrado ambientale connesse denunziato, dalle mamme aderenti al “Comitato vittime della Terra dei fuochi”, con estrema dignità e compostezza, manifestano la loro disperazione di fronte a quella che va assumendo le proporzioni di una vera e propria strage di bambini, colpiti da patologie tumorali che hanno una stretta correlazione con le sostanze tossiche interrate in quel territorio.

Elvio di Cesare

Il sottoscritto Elvio Di Cesare, nella sua qualità di Segretario Nazionale dell’Associazione per la lotta contro le illegalità e le mafie “A. Caponnetto”, espone quanto appresso: La Terra dei Fuochi è stata giustamente definita «Il più grande avvelenamento di massa di un Paese occidentale, la più grande catastrofe ambientale a ‘partecipazione pubblica’»

E certamente le dichiarazioni di Schiavone hanno confermato i tanti sospetti e l’ampiezza del fenomeno che già gravavano sullo smaltimento di rifiuti nocivi sulla direttrice nord-sud del Paese ad opera di camionisti prezzolati con ipotesi di interramenti non solo lungo il tratto autostradale ma anche interessando ampie zone coltivate, fosse, cave, fornaci, discariche e quant’altro della Campania ma interessando anche alcune zone del Basso Lazio, Molise, Puglia.

Analizzando i numeri delle targhe dei camion che, a detta di Schiavone, avrebbero trasportato i rifiuti tossici e nocivi, (forniti in copia alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta e rimasti segretati per circa 20 anni – sic…..) si rileva che i proprietari erano residenti in 6 province: Roma, Latina, Frosinone, Caserta, Napoli e Foggia .

Per quanto di competenza delle Procure in indirizzo, giova sottolineare che, a quel che risulta, i proprietari dei camion non sono mai stati chiamati a chiarire la loro posizione per accertare:
– CHI, o tramite CHI, li ha arruolati;
– chi li retribuiva e se veniva rilasciata fattura;
– se c’erano degli intermediari che operavano come collegamento;
– dove essi caricavano il materiale;
– se essi erano a conoscenza del tipo di materiale che trasportavano;
cosa trasportavano e dove scaricavano nei viaggi di andata al nord e per conto di quali aziende;
dove dovevano scaricare in base ai documenti di viaggio al ritorno e se, invece, essi deviavano dal percorso e quindi dalla destinazione prefissata.