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Chi è indagato o sotto processo, non può essere candidato”, ha detto Berlusconi

“PER GLI INDAGATI E PER CHI E’ SOTTO PROCESSO NON C’E’ POSTO NELLE LISTE, MA… ”, HA DETTO BERLUSCONI

“Ma”…

Il problema è tutto qui.

Enrico Berlinguer disse che bastava un semplice avviso di garanzia per far perdere il diritto a candidarsi o a restare nel posto eventualmente occupato.

E fu così, almeno fino a quando Berlinguer non perse tragicamente la vita…

Oggi non è più così.

Purtroppo!

Lo vediamo anche nel Lazio e in provincia di Latina.

La “questione morale”!!!

La politica non più vista come strumento di servizio agli altri.

Ma quello che inquieta è, soprattutto, il fatto che la gente non discrimina più fra chi ha della politica una concezione etica e chi, al contrario, se ne serve impropriamente, per scopi personali, di gruppo, di clan.

Parlando di Tangentopoli, qualcuno ha scritto in questi giorni che… ”prima si rubava per fare politica, oggi si fa politica per rubare”.

Sia nell’uno come nell’altro caso, la cosa è comunque censurabile.

L’allarme lanciato in questi giorni dalla Corte dei Conti sull’altissimo livello di corruzione in Italia dovrebbe far riflettere almeno i cittadini perbene, quelli onesti.

Ed indurli a selezionare con attenzione, al momento del voto, i candidati…