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CASO VALERIA GRASSO”: LA PROTESTA DELL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO

“CASO VALERIA GRASSO”.
LA PROTESTA DELL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO AL CAPO DELLO STATO,AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO,AL MINISTRO DELL’INTERNO E AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA.


Associazione Nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie
“Antonino Caponnetto”
ODV

“Altro” ed “Alto”

www.comitato-antimafia-lt.org info@comitato-antimafia-lt.org
ass.caponnetto@pec.it
00192 ROMA-via Germanico 197
Tel.3470515527

Roma 25.11.2019

On,Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella
ROMA

On.Presidente del Consiglio dei Ministri
Giuseppe Conte
ROMA

On.Ministro dell’Interno
Luciana Lamorgese
ROMA

On.Presidente Commissione
Parlamentare Antimafia
Sen.Nicola Morra
ROMA

e p.c.
Sen.Elio Lannutti
Senato della Repubblica
ROMA

Onorevoli Presidenti e Signor Ministro,

la notizia diffusa dalla stampa della decisione che avrebbe adottato il Prefetto fi Roma Signora Gerarda Pantalone in merito all’eliminazione del sistema di protezione in favore della Testimone di Giustizia Valeria Grasso ha suscitato vivo sconcerto nell’opinione pubblica ed un profondo senso di smarrimento in tutti coloro che combattono la mafia sul campo tutti i giorni.
Una notizia,peraltro,giunta alla vigilia della giornata di protesta contro la violenza alle donne!
Consentiteci di esternare i sensi della nostra più profonda indignazione per tale iniqua decisione adottata ai danni di una persona che é nel Paese una bandiera nella lotta alle mafie qual’é la Signora Valeria Grasso.
Una persona che ha dimostrato un profondo senso dello Stato ed un coraggio singolare denunciando uno dei più pericolosi clan della mafia siciliana.
Non é la prima volta che i capi della Prefettura della Capitale,ad eccezione dell’ex Prefetto Mosca,hanno mostrato una profonda ed ingiustificabile insensibilità rispetto al gravissimo fenomeno della presenza e della attività delle varie mafie nella Capitale arrivando perfino a negare l’evidenza,ma mai finora si era arrivati a tanto lanciando un segnale inquietante come quello del quale stiamo parlando dando in pasto ai sicari della mafia una persona che l’ha combattuta e continua a combatterla.
Con il provvedimento odierno vengono lese la dignità e la credibilità dello Stato sul versante della sua reale volontà di combattere la mafia e la criminalità.
In quest’ottica la scrivente Associazione ,oltre a chiedere l’annullamento immediato del provvedimento del Prefetto nominato,sottopone alla Loro attenzione ogni valutazione circa l’opportunità di mantenere a capo della Prefettura della Capitale d’Italia un Prefetto autore di un atto cosi’ grave.
Distinti saluti

IL SEGRETARIO NAZIONALE
Dr.Elvio Di Cesare