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Caso Bonafede, alle 21 il cdm per far tornare in carcere i boss mafiosi scarcerati

La Repubblica, 09 MAGGIO 2020

Caso Bonafede, alle 21 il cdm per far tornare in carcere i boss mafiosi scarcerati

Intanto s’inverte il trend delle persone uscite: in una settimana, è uscito soltanto un detenuto definitivo che era in alta sorveglianza.

di LIANA MILELLA

Un consiglio dei ministri alle 21. Per approvare in tutta fretta il decreto legge che fissa le nuove regole per le scarcerazioni dei mafiosi e stabilisce che comunque esse dovranno essere verificate ogni 15 giorni per capire se i presupposti che le hanno giustificate sono ancora validi.

Il Guardasigilli Alfonso Bonafede ha lavorato tutta la giornata al decreto. Solo problemi organizzativi potrebbero imporre uno slittamento del consiglio a domani. Ma il testo è pronto. Ha avuto il via libera della maggioranza. Rispetta i criteri di costituzionalità ed equilibrio tra salute e sicurezza.

Rep Ma, nelle stesse ore, trapela un altra notizia rilevante: da sabato scorso a oggi è stato scarcerato un solo detenuto per motivi di salute. A fronte della lista dei 376 rivelata da Repubblica. Faceva parte dell’elenco dei definitivi. Era nel terzo gradino dell’alta sorveglianza. Ma il suo curriculum criminale, a quanto si apprende, non viene giudicato di grave allarme sociale.

Il dato viene valutato positivamente in via Arenula perché dimostra che le strategie messe in atto da Bonafede e dal nuovo vice capo del Dap Roberto Tartaglia stanno funzionando. In particolare il monitoraggio di tutte le richieste di scarcerazione in corso, oltre 400 come ha rivelato sempre Repubblica oltre alle 376 già avvenute, per le quali adesso c’è un contatto continuo tra la direzione delle prigioni e i magistrati di sorveglianza.