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Cara di Mineo, procura di Catania chiede processo per 17: c’è anche il sottosegretario Castiglione di Ncd.I POLITICI NON MANCANO MAI

 

Il Fatto Quotidiano, Lunedì 13 Febbraio 2017

Cara di Mineo, procura di Catania chiede processo per 17: c’è anche il sottosegretario Castiglione di Ncd

Sono diciassette le richieste di rinvio a giudizio per turbativa d’asta, ma anche per corruzione aggravata finalizzata ad avere vantaggi elettorali avanzate dai pm etnei. Oltre al politico di Ncd, anche Odevaine, la sindaca Anna Aloisi e l’ex direttore del consorzio che gestiva il centro, Giovanni Ferrera. L’udienza preliminare è stata fissata per il 28 marzo

di F.Q.

Diciassette richieste di rinvio a giudizio per turbativa d’asta, ma anche per corruzione aggravata finalizzata ad avere vantaggi elettorali. E una di questa riguarda Giuseppe Castiglione, sottosegretario all’Agricoltura e leader del Nuovo Centrodestra. È l’istanza depositata dalla procura di Catania alla fine dell’inchiesta sul centro per richiedenti asilo di Mineo. Per i pm etnei la turbativa d’asta è stata commessa durante la concessione dell’appalto per i servizi del Cara tra il 2011 e il 2014. I magistrati però contestano anche alcuni reati amministrativi allaSol. Calatino, una delle cooperative che gestivano il centro di Mineo. Oltre a Castiglione, tra le 17 persone per le quali la procura sta chiedendo il processo c’è Luca Odevaine, l’uomo che gestiva il business dell’accoglienza per Mafia capitale, il sindaco di Mineo (anche lei di Ncd), Anna Aloisi, ex presidente del consorzio dei Comuni “Calatino Terra d’Accoglienza, l’ex direttore del consorzio, Giovanni Ferrera e gli ex vertici dell’Associazione temporanea d’impresa che gestiva il centro.

L’udienza preliminare è stata fissata per il 28 marzo prossimo, davanti al gup Santino Mirabella. La richiesta di rinvio a giudizio, come scrive il quotidiano La Sicilia, è stata avanzata dal procuratore Carmelo Zuccaroe dai sostituti Raffaele Vinciguerra e Marco Bisogni. Secondo le accuse il sottosegretario Castiglione è riuscito a trasformare il centro richiedenti asilo in una sorta di massiccia macchina elettorale. E non è un caso che – secondo Odevaine – ad ogni nuova assunzione al centro, “tutti i sindaci appartenenti al consorzio si sono riuniti con Paolo Ragusa per spartire il numero delle assunzioni da fare”. Del resto gli stessi dipendenti del Cara hanno raccontato ai magistrati che gli veniva chiesto di prendere la tessera del Ncd. È in questo modo che il partito di Angelino Alfano è diventato fortissimo nella zona.

Una prova di forza elettorale arrivata nel maggio del 2014, poco prima che venisse bandita la gara d’appalto da 100 milioni per la gestione di Mineo: Giovanni La Via, ex assessore regionale all’Agricoltura di Totò Cuffaro Raffaele Lombardo, viene eletto europarlamentare con più di 56mila preferenze. Nel suo partito è il primo degli eletti a Bruxelles: prende addirittura diecimila voti in più rispetto a quelli raccolti da Maurizio Lupi, che all’epoca era ancora ministro.