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Camorristi e disonesti hanno fatto del Basso Lazio una discarica di rifiuti tossici avvelenando ambiente ed uomini

CEPRANO ISTITUITA UN’ANAGRAFE DEI DECESSI PER TUMORE CON LO SCOPO DI VERIFICARE EVENTUALI RELAZIONI CON L’INQUINAMENTO

Una bomba ecologica pronta a esplodere. Allarme del sindaco Giovanni Sorge: «Non abbiamo i fondi per effettuare le bonifiche»

La città di Ceprano negli ultimi mesi è stata, a più riprese, al centro dell’attenzione mediatica a causa della grave situazione ambientale, con ritrovamenti di rifiuti speciali pericolosi. Come se non bastasse il centro è attraversato dal fiume Sacco, ormai sinonimo d’inquinamento delle acque. Alcune associazioni civiche, fra cui «CittadinanzAttiva», hanno lanciato l’allarme con appelli alle autorità provinciali. È di recente costituzione, invece, l’anagrafe comunale dei deceduti per tumore. «I casi di morti sospette a vista sembrano aumentati – spiega il sindaco Giovanni Sorge – Per questo abbiamo deciso di costituire l’anagrafe comunale dei deceduti, in modo da accertare se c’è incidenza ambientale sui decessi. Ho informato anche l’Asl, alla quale abbiamo chiesto aiuto. Ogni giorno ricevo segnalazioni, l’ultima riguarda un finocchio di colore giallo raccolto da un contadino». Ma la domanda che molti cittadini si pongono è: quando saranno bonificati i siti inquinati? Ce ne sono almeno una decina dove le forze dell’ordine hanno messo il naso, dalla ex Stelvio all’Europress. L’ultimo, un paio di mesi fa, all’ex Oxisud, dove i carabinieri di Pontecorvo hanno rinvenuto decine di lastre di amianto. Allo stato dei fatti la domanda sulla bonifica non può che avere risposta negativa. «La nostra preoccupazione più grande è bonificare i siti inquinati. Accertare che c’è un alto tasso di mortalità da tumori non basta, occorre ripulire il territorio». Ed ecco che il sindaco lancia l’allarme. «Noi non abbiamo i fondi, i privati non lo faranno mai perché falliti o disinteressati, e Ceprano rimarrà una bomba ecologica per molti anni». Il sindaco Giovanni Sorge è amareggiato, deluso dall’atteggiamento dei privati che hanno inquinato il sottosuolo, ma anche le falde acquifere. «La nostra situazione ambientale non è delle migliori, ma siamo stati lasciati al nostro destino. Recentemente ho ricevuto le lamentele di alcuni produttori agricoli che mi hanno chiesto come dovevano comportarsi con le loro terre confinanti con il fiume Sacco. Una risposta non l’ho fornita perché non abbiamo indicazione nemmeno noi». A Ceprano c’è molta apprensione per questi fenomeni, la cittadinanza è preoccupata e le parole del sindaco sono l’emblema del clima che si respira. «Noi vogliamo mettercela tutta per bonificare le aree inquinate, ma le casse comunali non lo permettono, e nemmeno possiamo chiedere aiuto alla Regione, sarebbe un iter troppo lungo», conclude il sindaco Sorge. Nessuno lo conferma, ma la questione ambientale, presto potrebbe finire sul tavolo del prefetto. Nel frattempo le indagini penali proseguono.

Vincenzo Caramadre

(Tratto da Il Tempo – Frosinone)