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Camorra. Fiumi di droga e spari: così Genny Marano aveva conquistato il litorale

Camorra. Fiumi di droga e spari: così Genny Marano aveva conquistato il litorale
Venti anni ancora da compiere, legato al temuto clan Licciardi, è sicuramente l’indagato principale dell’inchiesta che ha portato all’arresto di 18 persone

di Ivan Marino

NAPOLI. Spaccio di droga, estorsioni, lesioni, con giovanissimi pronti a tutto pur di imporre il loro potere. Uno spaccato della recente storia criminale della provincia di Latina quello che emerge dall’inchiesta denominata “Terminal”, sviluppatasi tra il capoluogo pontino, San Felice Circeo e Terracina e che ha portato la Mobile e il commissariato terracinese ad eseguire 10 misure cautelari. Gennaro Marano, 20 anni ancora da compiere, napoletano trapiantato a Terracina e legato al temuto clan camorristico Licciardi, è sicuramente l’indagato principale. E nel dettaglio è accusato di aver spacciato cocaina nella città di Giove, di detenzione illecita di armi e di aver tentato di estorcere denaro a un acquirente di droga, esplodendo il 26 settembre scorso colpi di arma da fuoco contro il centro estetico terracinese “Beauty Estetica Solarium”, dove lavorava la fidanzata del debitore. Sempre Marano, l’estate scorsa si sarebbe poi presentato allo stabilimento balneare “White” armato di pistola e, insieme a Michele Marano, 46enne di Napoli, oltre a spacciare sostanze stupefacenti, avrebbe inoltre cercato nuovamente di estorcere denaro al debitore, minacciandolo e picchiandolo.

Il brasiliano Bruno Menichini Santos, 26 anni, residente a Roma, insieme a Christian Calandrini, 36enne di Bassiano, Emilio Mattei, 24enne di Terracina, Marco Gallinaro, 19enne di Latina, e Giorgia Dal Re, 23enne di Latina, avrebbe invece spacciato droga sia a Terracina che nel capoluogo pontino. Sempre il brasiliano, insieme a Marco Mauti, 19enne di Latina, Dal Re, Vanessa Di Mauro, 22enne di Latina, e Alessandro Cascarini, 31enne di Terracina, è poi accusato della detenzione illecita di 56 grammi di marijuana. Tra le altre accuse, infine, Menichini Santos è accusato anche di aver dato marijuana e hashish a un minorenne.

Gli agenti della Polizia di Stato della Squadra mobile di Latina e del Commissariato di Terracina, supportati dalle Squadre mobili di Roma e Napoli, nonche’ dal Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo, hasnno eseguito otto ordinanze di misure cautelari personali. Gli arrestati devono rispondere dei reati di spaccio di stupefacenti ed estorsione.

Le indagini hanno evidenziato l’efferatezza dimostrata piu’ volte in occasione delle mancate riscossioni di crediti. Questi infatti, non solo davano prova di essere in possesso di armi da sparo che esibivano per aöermare la propria leadership criminale ma, come appurato dagli inquirenti, piu’ volte le utilizzavano esplodendo colpi d’arma da fuoco a scopo intimidatorio. Gli indagati utilizzavano un linguaggio in codice facendo spesso riferimento all’acquisto di “biglietti” per eventi danzanti in programma in alcuni locali di Roma. In realta’ i sequestri hanno confermato che si trattava di ordinativi di droga.

02/07/2016

fonte:www.internapoli.it