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CAMORRA E POLITICA. Per il tribunale Andrea Villano è incandidabile, una controfigura di Brancaccio

CAMORRA E POLITICA. Per il tribunale Andrea Villano è incandidabile, una controfigura di Brancaccio

24 Settembre 2020 – 19:16

ORTA DI ATELLA – Pochi giorni fa è emersa la notizia che Andrea Villano, ex sindaco di Orta di Atella, la cui amministrazione è stata sciolta a causa di infiltrazioni camorristiche a soli 2 anni dall’insediamento, nel 2018, è stato ritenuto incandidabile e non potrà concorrere alla carica di primo cittadino nella prossima tornata elettorale. Nella sentenza della prima sezione civile del tribunale di Aversa-Napoli Nord, viene spiegato il perché i giudici abbiano preso una così importante scelta. Una doccia gelata per Villano che, però, avrebbe delle evidenti motivazioni spiegate nel testo della decisione.

Secondo la corte, il punto rilevante la questione deriva dagli accertamenti che hanno svelato l’esistenza di un tessuto socio-economico-ambientale fortemente connotato dalla presenza della criminalità organizzata. L’ex sindaco ha mantenuto collegamenti con l’ex sindaco Angelo Brancaccio che, ricordiamo, è condannato in primo grado per i rapporti con il clan dei Casalesi e con esponenti del calibro di Francesco Schiavone, Francesco Bidognetti e Michele Zagaria.

Del legame tra i due sindaci ne parla lo stesso ex primo cittadino finito in carcere. Angelo Brancaccio, infatti, ha dichiarato che ha fatto da intermediario per l’assunzione di Villano presso il consorzio di raccolta e smaltimento rifiuti GEOECO e, inoltre, la sua amministrazione ha dato permessi per una vasta edificazione del territorio di città di Orta di Atella negli anni 2000/2006.

Considerata anche l’era Mozzillo, vice sindaco durante il periodo Brancaccio, secondo i giudici, appare evidente un trait d’union tra le tre amministrazioni comunali. In pratica, c’è una continuità di collegamenti tra chi ha governato la città di Orta di Atella e la criminalità organizzata.

Fonte:https://casertace.net/