Camorra a Serapo di Gaeta? Questa vicenda aveva insospettito anche noi che l’abbiamo da tempo annotata per approfondirla.Finalmente qualcuno comincia ad accendere i riflettori su Gaeta dove molto c’é da scoprire
Camorra a Serapo di Gaeta? Questa vicenda aveva insospettito anche noi che l’abbiamo da tempo annotata per approfondirla.Finalmente qualcuno comincia ad accendere i riflettori su Gaeta dove molto c’é da scoprire. Stando anche alle dichiarazioni di Carmine Schiavone che l’ha definita non a caso “provincia di Casale”.Resta sempre il problema che molti non hanno voluto vedere e le cose stanno venendo alla luce con tantissimo ritardo.Quante volte abbiamo detto:andate a vedere tutte le concessioni edilizie rilasciate da 15 anni in qua,i condoni,le varie autorizzazioni,Niente,abbiamo gridato ai sordi!!!!!! Ci volevano Pignatone alla DDA ed Auriemma alla Procura di Cassino per cominciare a scoprire il vaso di Pandora,con i probabili connessioni,interrelazioni,collegamenti.Avanti così,ma,se non si ristruttura e qualifica tutto l’impianto investigativo,si otterrà sempre ben poco…………..
Cemento a Serapo, la Dda intravede la camorra
10 agosto 2015
di Adriano Pagano
La Direzione Distrettuale Antimafia di Roma torna a Gaeta, e ancora riflettori accesi nelle attività della pubblica amministrazione, il Comune in particolare. La Dda di Roma potrebbe acquisire nelle prossime ore il fascicolo di indagine attualmente nelle mani della tenenza dei carabinieri di Gaeta, su delega dal procuratore Auriemma di Cassino, relativo all’attività che l’Arma ha posto in essere, in collaborazione con il comando dei vigili urbani, su un’area in fase di edificazione a Serapo, sequestrata alcune settimane fa, proprio a ridosso del lungomare. Per ora l’attività dei militari, guidata tra gli altri dal luogotenente Vincenzo Latorre, ha guardato all’iter progettuale della ditta e alla cooperativa che ha fornito gli operai alla stessa. Tutti o quasi originari di San Cipriano D’Aversa, comune del casertano limitrofo al noto Casal di Principe, patria del clan dei Casalesi. Senza che questo fatto da solo abbia naturalmente un significato specifico penalmente rilevante.
Per ora il fascicolo è in mano alla Procura di Cassino che ha segnato due diverse tappe. Prima le denunce per abuso edilizio di Silvestro de Pasquale e Gelsomina Mancini che sono i proprietari dell’area, Arcangelo Purgato proprietario della società che sta eseguendo i lavori, la A. & P. P. group srl con sede legale a Itri, Carmine Canterino quale titolare della società in subappalto, e Salvatorluca Tallaro in qualità di direttore dei lavori. In seguito è arrivata la denuncia per falso e abuso di ufficio nei confronti del funzionario del Comune di Gaeta Lilia Pelliccia, che ha dovuto sostituire il dirigente Roberto Guratti nell’apposizione delle firme per i permessi a costruire. Un turn over resosi necessario a causa degli ostacoli emersi per un conflitto di interessi nei confronti della società di Purgato, dichiarato dallo stesso dirigente proveniente da Formia (indagato tra i 20 del Sistema Formia, ndr).
In sostanza la procura di Cassino sta accendendo i riflettori sulle dinamiche tra imprenditoria edile e pubblica amministrazione per capirne le relazioni. Anche perché alcuni dei denunciati pur risultando residenti in Comuni del sudpontino, sono stabilmente domiciliati proprio nel Comune casertano di San Cipriano. Questo caso in particolare, però, può interessare la Dda solo perché emblematico di una indagine più ampia nella quale si cercano di scovare le infiltrazioni della criminalità organizzata nel business del cemento. Va ricordato che solo alcune settimane proprio la Dda capitolina era stata in Comune a requisire gli incartamenti sull’appalto Ecocar e sul personale in organico all’ente, come se le due cose fossero in relazione e prima ancora era toccato all’anticorruzione.
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