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C’é qualche loggia massonica dietro i furibondi attacchi nel Basso Lazio all’Associazione Caponnetto? Stiamo raccogliendo elementi molto interessanti.

C’è da capire fino in fondo se e come qualche loggia massonica del Molise o del Basso Lazio abbia giocato stia giocando un ruolo nella campagna di denigrazione che da qualche tempo è stata scatenata contro l’Associazione Caponnetto.
Non è possibile, infatti, che singoli soggetti che nemmeno ci conoscono e sanno quindi fino in fondo quello che facciamo si scatenino senza avere alle spalle una regia.
Il sospetto c’è e stiamo lavorando duramente per andare a capo del bandolo della matassa.
Ogni volta che parliamo di presenza delle mafie nel Cassinate si scatena contro di noi una campagna di insulti, di denigrazione, di manipolazione delle realtà.
Ci siamo visti accusati di… aver parlato male delle forze dell’ordine, quando, al contrario, noi abbiamo sempre esaltato il lavoro fatto da esse nel frosinate.
Ci hanno accusato… di aver parlato male della Procura della Repubblica di Cassino, quando, invece, noi ci siamo limitati a sottolineare la necessità che anche le Procure ordinarie del Lazio, a cominciare da quella di Cassino che si trova al confine con la Campania, comincino ad attivarsi, come appunto quelle, sempre ordinarie, partenopee, anche in materia di reati associativi di stampo mafioso, come previsto dall’art.51 comma 3 bis del CPP in regime di delega.
Manca solo che ci accusino di… terrorismo…
Questo ci insospettisce fortemente e, ciò, anche perché dai vari elementi che stiamo raccogliendo sta emergendo che Basso Lazio e Molise sono noti per un forte radicamento non solo mafioso ma anche massonico.
Gli elementi a base di tale sospetto ci sono, quindi, tutti e noi questa volta siamo determinati ad andare fino in fondo.