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Bufale dopate, la Camorra dietro la truffa

Sono 19 le persone arrestate dal Nas dei Carabinieri di Napoli per una indagine che ha portato alla luce la pratica di ‘dopare’ bufale per ottenere più latte. Secondo quanto si è appreso, alle bufale veniva somministrata somatropina, un ormone che combatte il nanismo, ma che in Europa è illegale. Gli arresti sono stati eseguiti nell’ambito di una inchiesta relativa ad un traffico di sostanze stupefacenti.

Controlli e perquisizioni sono stati condotti anche in altre regioni d’Italia. Tolleranza zero contro episodi criminosi che mettono a rischio l’immagine del made in Italy a danno dei consumatori e degli allevatori italiani. E’ quanto chiede la Coldiretti nell’esprimere soddisfazione per l’operazione dei Nas che ha portato a smantellare un’organizzazione del Casertano che somministrava agli animali ormoni della crescita vietati in Europa in quanto considerati non sicuri.

Secondo le indagini – spiega Coldiretti – dei Nuclei anti sofisticazione, le diciannove persone finite in manette utilizzavano negli allevamenti la somatropina, una sostanza che combatte il nanismo, per aumentare la produzione di latte. E’ importante che secondo i Nas – precisa Coldiretti -, non c’è alcun allarme per la salute pubblica riguardo il consumo di mozzarelle realizzate con latte di bufale dopate, ma e’ chiaro che l’episodio potrebbe causare un grave danno di immagine a un settore che è appena uscito da un’emergenza che ha causato perdite per decine di milioni di euro.

L’operazione dei carabinieri testimonia – sottolinea Coldiretti – l’efficacia dei controlli, indispensabili per garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti dal campo al piatto, come dimostra il fatto che il 2008 è stato un anno record per la scoperta di frodi in tavola, con la crisi economica che spinge pericolosamente alla riduzione della sicurezza alimentare dei cittadini. Un crimine particolarmente odioso – conclude Coldiretti – perche’ si fonda sull’inganno e colpisce soprattutto quanti dispongono di una ridotta capacita’ di spesa e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo.

(Tratto da www.affaritaliani.it)