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Bene le denunce e la collaborazione ma poi se il Servizio Centrale Protezione e la Commissione Centrale del Ministero dell’Interno non fanno la loro parte è tutto inutile,Il problema centrale é questo. Da come stanno le cose oggi l’impressione é che non si vogliano creare le condizioni per stimolare le persone a collaborare con la Giustizia. Il ruolo dei Testimoni,come quello dei Collaboratori di Giustizia,é fondamentale per condurre un’azione efficace contro le mafie.Senza di essi molti processi non si potrebbero nemmeno impiantare. Se é vero come é vero che oggi in Italia la lotta alla mafia ed alla corruzione rappresenta il PRIMO problema – perché mafia e corruzione significano degrado e negazione della crescita anche economica – uno Stato saggio e veramente di diritto dovrebbe trattare con i guanti coloro che le combattono,a cominciare dai magistrati e dalle forze dell’ordine per finire proprio ai Collaboratori e Testimoni di Giustizia.Ed invece in Italia é proprio contro queste categorie che questo Stato sembra accanirsi,Come lo interpretate?????

Lotta alla mafia

«La ‘ndrangheta è in fibrillazione» 

 

 

Dopo l’ultima intimidazione all’imprenditore antiracket, parla il procuratore capo di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho: «I clan sono in difficoltà, ci sono 15 nuovi pentiti e testimoni che hanno reagito alle estorsioni con le denunce». All’assedio, reagiscono con la violenza. Per dire alla comunità, che sono ancora loro i padroni della città 

di Giovanni Tizian