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Bari: 100mila al corteo di Libera contro le mafie

Oltre 100 mila persone da tutta Italia sono giunte a Bari convocate da Libera e Avviso Pubblico col sostegno della Regione Puglia per la XIII edizione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime delle mafia”. Il corteo, partito dall’ecomostro abbattuto di Punta Perotti, era aperto da don Luigi Ciotti e dai familiari delle vittime delle mafie.

Presenti i gonfaloni di tantissimi comuni d’Italia, striscioni dellescuole della Sicilia, della Calabria, della Lombardia, del Piemonte. Durante il corteo sono stati scanditi i nomi delle oltre 700 vittime delle mafie: nomi di semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perchè, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.

“Basta! Le parole sono stanche. Contro le mafie serve l’agire concreto a partire dalle istituzioni e dal mondo politico” – ha affermato don Ciotti. “Ma il cambiamento ha bisogno di tutti, di noi. Dobbiamo prendere coscienza che c’è bisogno delle nostre scelte, del nostro fare concreto, del nostro impegno, del nostro coraggio, della nostra voglia di metterci in gioco, delle denunce che nella quotidianità fanno la loro parte” – ha continuato il presidente di Libera. “C’è la globalizzazione della criminalità e delle mafie, e noi abbiamo deciso di globalizzare una società responsabile. Non la chiamiamo più società civile, perchè civile è una parola che tutti usano. Diciamo che bisogna essere civili e responsabili” – ha sottolineato don Ciotti.

Presenti anche diversi esponenti delle istituzioni. Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, ha ricordato che “quella alla criminalità organizzata è una lotta che si conduce attraverso il sequestro dei beni di mafia. Negli ultimi mesi è stato recuperato un enorme patrimonio, circa 1 miliardo di euro. Una ricchezza enorme messa a disposizione del lavoro”. Il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha evidenziato che “Don Ciotti ha ragione nel chiedere continuità e coerenza nella lotta alle mafie e ha tutte le ragioni per poterle chiedere, poiché da tempo va costruendo un movimento di tali proporzioni. Credo che ci sia una domanda forte alla politica perché si autoriformi, entri in contatto con questo popolo e ne rappresenti le istanze di cambiamento”.

A Bari hanno marciato anche circa 200 giovani europei in rappresentanza di oltre 50 Ong di 30 paesi del mediterraneo, dei balcani e dei Paesi dell’ex Unione Sovietica e del Caucaso che insieme a Libera presenteranno a Bruxelles al Parlamento europeo agli inizi di giugno la prima ‘Rete Europea contro le mafie’.