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Audizione del Procuratore Nazionale Antimafia da parte della Commissione Affari Costituzionali

COMUNICATO STAMPA

Le dichiarazioni fatte dal Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso alle Commissioni Affari Costituzionali della Camera e Antimafia relativamente alla situazione esistente sul litorale romano non ci hanno colto di sorpresa.

E’ ormai parecchio tempo che stiamo dedicando una particolare attenzione a quel territorio, da Civitavecchia fino ad Ardea-Anzio-Nettuno e da anni ci siamo resi conto della gravità di tale situazione.

Quello che stupisce è che c’è ancora gente che fa finta di stupirsi.

Sono una trentina di anni che clan, ’ndrine e cosche di ogni genere si sono insediati sul litorale romano, vi operano stabilmente, facendo colossali affari, , inquinando ed infiltrando i mondi della politica e delle istituzioni, fino ad arrivare a condizionare la vita amministrativa di talune amministrazioni pubbliche, come nel caso di Nettuno e non solo.

Ad Ostia, di recente, si è verificato un fatto che la dice lunga sul livello di infiltrazione nel tessuto economico locale da parte delle criminalità organizzata.

Tutti i vincitori della gara espletata per l’assegnazione degli arenili si sono ritirati perché evidentemente sono stati minacciati dai mafiosi che puntano ad impadronirsi delle spiagge e di tutte le attività di balneazione e di ristorazione.

Il Prefetto di Roma Serra, informato del grave accaduto, ha risposto… minimizzando, come al solito.

Altro esempio scandaloso del comportamento di questo Prefetto è quello che riguarda il Comune di Ardea. Noi conosciamo benissimo la situazione ed abbiamo acquisito elementi che ci consentono di affermare che la situazione è veramente inquietante: La Commissione di accesso ha visto le carte. Ma essa non ha il potere di svolgere indagini di natura giudiziaria. Non si è indagato, tanto per citare solo una parte della materia che andrebbe investigata a fondo, su taluni repentini arricchimenti, sull’identità vera di chi ha comprato e lottizzato il territorio, sui massicci investimenti di capitali e sulla loro “provenienza”.

Qual’è stato il comportamento del Prefetto Serra per quanto riguarda il Comune di Ardea?

E’ sotto gli occhi di tutti.

Un governo serio, dopo le dichiarazioni del Procuratore Nazionale Antimafia Piero Grasso che davanti alla Commissione Affari Costituzionali di Montecitorio ha parlato dei territori di Anzio, Nettuno ed Ardea come di zone in mano alle mafie, avrebbe dovuto rimuovere immediatamente questo Prefetto, che, peraltro, essendo stato-non dimentichiamolo-parlamentare e, quindi, uomo di parte, non avrebbe dovuto ricoprire un importante incarico qual’è quello di Prefetto della Capitale.

Il problema dei problemi, come si vede, a questo punto, è tutto interno alle istituzioni ed alla politica.

La domanda che noi tutti dobbiamo cominciare a porci con forza è: ”queste vogliono fare veramente azione di contrasto della criminalità organizzata”???

Associazione Regionale per la lotta contro le illegalità e le mafie “A. Caponnetto”