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Attentato in stile mafioso a Venafro” di Letizia Giancola. Invitiamo forze dell’ordine e magistratura di Isernia a far piena luce su questo vergognoso attentato ai danni di un prete coraggioso che non ha paura di denunciare una realtà che sta diventando sempre più drammatica sotto tutti gli aspetti. La macchina del fango che si sta mettendo in piedi per far tacere una voce libera è tipica delle aree fortemente infiltrate dalla criminalità mafiosa. Anche i cittadini onesti non lascino solo quel prete.

STILE MAFIOSO. Questa volta hanno alzato il tiro. Già in passato il giovane prete molisano aveva subito minacce di morte: lettere anonime con croci nere, volantini disseminati davanti l’abitazione dell’anziana madre, avvertimenti, intimidazioni. Aveva ficcato il naso dove non doveva, aveva denunciato gli ammanchi nella sua parrocchia. Aveva fatto il suo dovere di prete e di cittadino. Quella brutta parentesi sembrava chiusa definitivamente. Ha continuato a fare il suo lavoro senza guardare in faccia a nessuno. E sono ritornate le vecchie paure. Per don Paolo Scarabeo, iscritto anche all’Ordine dei giornalisti del Molise, è stato riservato un trattamento speciale. La sua macchina, un’Alfa 156, è stata data alle fiamme in piena notte. In perfetto stile mafioso.