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Assente il pluripregiudicato Pasquale Vuolo al processo a Monza

APPALTI ALLA CAMORRA. Assente il pluripregiudicato Pasquale Vuolo.

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Tribunale di Monza

“Mi sono costituito parte civile e sarò sempre presente in aula, 
sino alla fine. 
E’ un mio diritto esserci. Ci sarò anche senza scorta. 
Se non dovessero più accompagnarmi 
chiederò alla società civile e ad altri testimoni di giustizia 
di essere la mia scorta civica. 
Io non mollo”.
Nuova udienza per il processo di Monza. Il procedimento sulle anomalie riscontrate sulla passerella ciclopedonale ss36 di Cinisello Balsamo (Milano), opera pubblica mai utilizzata e costata diversi milioni di euro, iniziato grazie alle denunce del testimone di giustizia Gennaro C. L’ex responsabile sicurezza della ditta dei Vuolo. All’appuntamento non si sono presentati gli imputati Pasquale Vuolo, pluripregiudicato e detenuto presso il carcere di Secondigliano; il padre Mario (“il re delle autostrade”); l’ex manager Impregilo, Alfio Cirami; l’amministratore delegato Italsoa, Ernesto Variante e l’amministratore unico della Carpenfer Roma, Edmondo Troisi.
Un’udienza caratterizzata da diversi colpi di scena. “Durante l’appello – racconta il testimone, presente dalla prima udienza – sono intervenuto per ribadire che Pasquale Vuolo è detenuto e non libero assente come pronunciato. Ho rimediato un richiamo, ma ho ribadito la verità”. L’udienza è stata subito sospesa per verificare, con l’ufficio matricola del penitenziario campano, la detenzione di Capastorta, legato al clan di camorra D’Alessandro di Castellammare di Stabia.
Con la ripresa dei lavori è stato ascoltato il dipendente della ditta Quality Service, Postiglione, il soggetto che ha provveduto alle certificazioni delle saldature. Lavori risultati, grazie alle indagini, non conformi. Durante l’interrogatorio del PM Macchia il teste Postiglione ha fatto registrare attimi di esitazione e di confusione, seguiti da un breve malore. “Non mi sono mai recato a Cinisello Balsamo”, ha spiegato al pubblico ministero. Postiglione ha rivelato, inoltre, che la società Quality Service si è avvalsa di un’altra azienda per l’esecuzione delle prove sulle saldature.
“Un processo con diverse anomalie – secondo il testimone di giustizia -. Nel corso della deposizione di Postiglione era presente in aula anche il titolare della Quality Service. In qualità di teste doveva uscire dall’aula. Solo alla fine si sono accorti della sua presenza, facendolo allontanare. Solo dopo aver ascoltato tutta la deposizione del suo dipendente”. Il sostituto commissario Servello, della polizia giudiziaria, ha ribadito le anomalie emerse grazie all’indagine: “tutte le certificazioni prodotte dai Vuolo per il rilascio delle Soa sono risultate false”. Non sono mancati forti scontri tra gli avvocati degli imputati, infastiditi dalla presenza del testimone oculare, e il pubblico ministero. “I legali delle persone che ho denunciato – ha aggiunto Gennaro – hanno sollevato eccezioni per la mia presenza in aula. Mi sono costituito parte civile e sarò sempre presente in aula, sino alla fine. E’ un mio diritto esserci. Ci sarò anche senza scorta. Se non dovessero più accompagnarmi chiederò alla società civile e ad altri testimoni di giustizia di essere la mia scorta civica. Io non mollo”.
La prossima udienza è stata fissata per giovedì 22 ottobre.

Gennaro C.

Il testimone Gennaro C., con il giubbotto antiproiettile

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