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Arrestato Iovine, il boss dei casalesi

Catturato a Casal di Principe, era latitante da 14 anni. Preso mentre tentava di fuggire da un terrazzo, il suo nascondiglio era in un’intercapedine. Maroni: Bellissima giornata per la lotta alla mafia. Saviano: Aspettavo questo giorno da 14 anni

E’ stato arrestato nella sua roccaforte, a Casal di Principe, Antonio Iovine, uno dei latitanti più ricercati d’Italia, considerato il boss del clan dei casalesi insieme a Michele Zagaria. Iovine, noto con il soprannome di “o’Ninno”, era latitante da 14 anni e si trovava nella casa di un muratore incensurato, Marco Borrata, al momento del blitz delle forze dell’ordine. E’ stato preso mentre tentava di fuggire dal terrazzo della villetta. Il suo nascondiglio era in un’intercapedine ricavata nella casa. All’operazione hanno partecipato 30 agenti che hanno circondato la casa. “E’ stata una bellissima giornata per la lotta alla mafia”, ha commentato il ministro dell’Interno Roberto Maroni. Roberto Saviano, protagonista di un duro botta e risposta con Maroni sulla lotta alla mafia, ha definito l’arresto “un passo fondamentale nel contrasto alla criminalità organizzata”. “Aspettavo questo giorno da 14 anni”, ha sotolineato l’autore di Gomorra.

Il boss è stato bloccato in un’abitazione in via Cavour nella quale è stata subito eseguita una perquisizione per accertare la presenza di cunicoli o nascondigli-bunker. Iovine è stato poi trasferito a bordo di una Mercedes della polizia presso la questura di Napoli. Il capo dei casalesi indossava al momento arresto un maglione viola, pantaloni blu e un paio di Timberland ai piedi. Applausi e urla di gioia sono stati manifestati dagli agenti nella questura.

Iovine è considerato un vero e proprio manager in grado di gestire gli affari illeciti del clan, una “mente” capace di fare affari in Italia e all’estero riciclando i proventi di usura, estorsioni e droga. Il suo potere, però, si è rafforzato nel corso degli anni anche investendo nella cosiddetta economia pulita. Un settore tra tutti il business del cemento ma anche quello dei rifiuti.

Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha subito fatto sapere che firmerà immediatamente la richiesta per sottoporre Iovine al regime di “carcere duro” del 41 bis. Anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, si è congratulato con il Viminale spiegando che la lotta alla criminalità organizzata è uno degli obiettivi primari a cui tendere”. Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha definito l’arresto “un fatto positivo”.

La cattura del superlatitante è solo l’ultimo colpo alla camorra da parte delle forze dell’ordine. Pochi mesi fa era stato arrestato anche Nicola Schiavone, il figlio del boss “Sandokan“.

(Tratto da Virgilio Notizie)