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“Arrestato in Spagna Salvatore Zazo – Sequestrati a Napoli alcuni beni dei clan Mazzarella e Contini

http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/01/18/978032-camorra_arrestato_capo_clan_mazzarella.shtml

IL TEMPO

18 gennaio 2010

fermato in spagna salvatore zazo

Camorra, arrestato il capo del clan Mazzarella

I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno arrestato in Spagna Salvatore Zazo, 52 anni, napoletano, a capo del clan camorristico dei «Mazzarella», attivo nel centro storico del capoluogo campano.

Zazo era latitante e colpito da una ordinanza di custodia cautelare chiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.

I militari dell’Arma sono intervenuti a Barcellona insieme alla Unidad Central Operativa della Guardia Civil sorprendendo e bloccando l’uomo in un call center senza che potesse opporre resistenza o tentare la fuga. Come fanno sapere i carabinieri, il latitante è stato bloccato nei pressi della Sagrada Familia e ha esibito ai militari dei documenti intestati a una persona inesistente.

http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/cronaca/camorra-7/arresto-zazo/arresto-zazo.html

La Repubblica

18 01 2010

Rifugiato a Barcellona, è accusato di traffico internazionale di stupefacenti
Riforniva di cocaina i clan di Secondigliano. Scovato grazie alla collaborazione dei pentiti

Camorra, arrestato in Spagna
il capo del clan Mazzarella

ROMA – Riforniva di cocaina i capi dei clan di Secondigliano. Salvatore Zazo aveva fissato la sua base operativa nel centro di Barcellona, in un piccolo appartamento vicino alla cattedrale della Sagrada Familia. L’hanno arrestato i carabinieri di Napoli in un call center da dove dirigeva l’importazione di droga dalla Colombia.

Era stato proposto per l’inserimento nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi da quando, nel novembre scorso, era sfuggito all’ordine di cattura spiccato dalla Direzione antimafia di Napoli per traffico internazionale di stupefacenti. Già arrestato tre anni fa per associazione mafiosa, Zazo, 52 anni, è ritenuto il reggente del clan Mazzarella. I carabinieri l’hanno scovato grazie anche alla collaborazione dei pentiti.

Dapprima ha tentato di evitare l’arresto mostrando una carta di identità falsa intestata a persona inesistente, ma poi ha ammesso le sue vere generalità. Non era armato. Ammanettato e accompagnato in carcere dalla Guardia civil che ha collaborato con gli investigatori italiani alla cattura, Zazo attende di essere estradato verso l’Italia. Con lui è stato fermato anche un altro personaggio campano, già noto alle forze dell’ordine.
(18 gennaio 2009

http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=88282&sez=NAPOLI

IL MATTINO

Napoli, sequestrati beni per 900mila euro
ai clan Mazzarella e Contini

NAPOLI (20 gennaio) – Beni per un valore complessivo di circa 900 mila euro sono stati sequestrati dagli agenti della Divisione Anticrimine, Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Questura di Napoli, su disposizione della Sezione per l’applicazione Misure di Prevenzione del Tribunale a Franco Mazzarella, esponente di spicco dell’omonimo clan camorristico, figlio del boss Ciro Mazzarella, e ad Antonio Muscerino, ritenuto appartenente al clan Contini.

In particolare, la polizia ha posto i sigilli ad una azienda per la produzione di ceramiche di cui risulta proprietaria la moglie di Mazzarella, nonché a due appartamenti intestati a Muscerino. Il sequestro dei beni è stato disposto dalla magistratura a conclusione di indagini svolte dalla Sezione Misure di Prevenzione della Questura, in collaborazione con gli agenti del Commissariato Vasto-Arenaccia.

Le indagini del commissariato Vasto Arnaccia, diretto dal vicequestore Pasquale Trocino, e della sezione misure prevenzione patrimoniali della Questura, si sono concentrate sulle attività di Antonio Muscerino, ritenuto il «capozona» del clan capeggiato da Eduardo Contini, attualmente detenuto.

Gli appartamenti sequestrati, intestati alla moglie e a una figlia, si trovano in via Milano e in via Firenze, nel quartiere Vasto. L’organizzazione, secondo quanto emerso da diverse indagini, è dedita in particolare al racket delle estorsioni, al traffico di droga e allo sfruttamento della prostituzione, attività al centro di recenti operazioni svolte dalla polizia.