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Arrestati il Sindaco e 4 assessori di Ponza

Ponza, arrestati il sindaco e 3 assessori accusati di falso e 11 appalti truccati

In manette tre imprenditori. Gare affidate sempre a imprese amiche che non avevano nemmeno i requisiti per vincere.

Il sindaco di Ponza e tre assessori sono stati arrestati nella notte nel corso di una operazione dei carabinieri di Latina nelle province di Roma, Frosinone, Sassari e in quella pontina. Le custodie cautelari sono sette mentre sono state numerose le perquisizioni domiciliari. Nell’operazione sono coinvolti anche alcuni imprenditori, tre dei quali arrestati. L’accusa è quella di avere pilotato appalti per affidarli ad imprese amiche che non avevano neanche i requisiti per vincere le gare. Tra i reati contestati figurano abuso d’ufficio, falsità e turbativa d’asta.

Pompeo Rosario Porzio, arrestato a Roma, è sindaco di Ponza da oltre otto anni. Eletto per la prima volta il 25 maggio 2003, vincendo con il 61,8%, è stato riconfermato dai cittadini nella tornata elettorale successiva, il 13 aprile 2008, quando con la lista civica “Isola Nostra” ha ottenuto il 45,8% dei voti (una lista civica orientata verso il Centrodestra ma senza una vera e propria connotazione politica). Porzio era subentrato nel 2003 a Mario Balzano, il cui mandato era stato interrotto con lo scioglimento del Consiglio comunale, dopo che l’ex sindaco era stato dichiarato decaduto dalla carica per incompatibilità.

Le persone coinvolte sarebbero 20, il giro di affari sarebbe di circa 3 milioni di euro per 11 appalti. Le gare di appalto finite nel mirino riguardano dalla manutenzione e rifacimento di strade, alla realizzazione e riparazione di fognature, dall’impianto di condizionamento negli uffici del comune al depuratore, dalla realizzazione e manutenzione della pubblica illuminazione alla gestione del depuratore dell’isola, dalla messa in sicurezza dell’isola all’acquisto di boe.

Venti indagati, appalti truccati. L’inchiesta, coordinata dal pm della Procura di Latina Olimpia Monaco, ha portato anche all’iscrizione nel registro degli indagati di altre 20 persone. Durante le indagini, gli investigatori hanno accertato irregolarità nell’aggiudicazione di appalti pubblici, in alcuni casi trovando anche dei documenti in cui erano annotati i nominativi di chi doveva vincere le gare d’appalto.

L’assegnazione di lavori veniva affidata sistematicamente alle stesse ditte. Il blitz dei carabinieri, scattato alle prime luci dell’alba, ha portato all’arresto del primo cittadino, Pompeo Porzio, che insieme agli imprenditori Pietro Iozzi, Luca Mazzella e Giovanni Cersosimo, è accusato di associazione per delinquere oltre che dei reati di turbativa d’asta, falsità e abuso d’ufficio. Agli assessori Silverio Capone (Servizi Tecnologici), Mario Pesce (Lavori Pubblici), Francesco Schiano (Demanio) vengono contestati invece solo i reati di turbativa d’asta, falsità e abuso d’ufficio. Schiano è stato arrestato sull’isola della Maddalena mentre partecipava ad un convegno dedicato agli amministratori delle piccole isole. Dopo gli arresti il comune è guidato dall’attuale vicesindaco Daniele Vitiello.

(Tratto da Il Mattino)