Qui qualcuno va arrestato.
Ed anche subito.
Per omicidio colposo, per disastro ambientale ed anche per danneggiamento della salute pubblica.
Quello che si è visto nei giorni scorsi a Gaeta ed a Formia ha dell’incredibile.
File interminabili di cittadini a pietire un po’ d’acqua davanti alle autobotti sparse per le due città.
Rubinetti a secco per due giorni perché i quadri elettrici delle sorgenti sono andati in tilt per l’invasione dell’acqua e le pompe sarebbero saltate.
Non era disponibile, dicono, il materiale per le sostituzioni, materiale che è arrivato, poi, da Monza.
Incredibile!
E, poi, quel fossato.
“Pontone”.
Chi scrive negli anni 80 era consigliere comunale di Gaeta e quel fossato, che raccoglie le acque provenienti da Itri, Gaeta e Formia e le scarica sulla spiaggia di Vindicio, già provocava disastri.
Si è consentita una cementificazione selvaggia di tutto il territorio confinante e, poi, qualcuno ha concesso la sanatoria.
Si è permesso a taluni di costruire perfino sugli argini.
Tutto “condonato”.
E, poi, il tombinamento di taluni tratti del fossato.
E la mancata manutenzione che, invece, andrebbe fatta costantemente ad evitare soprattutto che tutto il materiale trasportato dalle acque faccia “tappo” impedendo così il deflusso delle acque.
E, inoltre, la mancata “ allerta meteo”!
Si dovevano mandare i vigili a far sgombrare le abitazioni di tutta la zona appena arrivata la comunicazione da parte della Prefettura di Latina, cosa, che a quanto pare, non è stato fatto.
Né a Gaeta, né a Formia.
E c’è scappato il morto!
Arrestate i responsabili e non facciamo che, alzato il polverone, nessuno alla fine paga!!!