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Appalto rifiuti da 350 milioni, arrestati 6 funzionari e imprenditori a Catania, Roma e Milano

Il Fatto Quotidiano, 16 marzo 2018

Appalto rifiuti da 350 milioni, arrestati 6 funzionari e imprenditori a Catania, Roma e Milano

L’operazione, denominata “Garbage affair”, è diretta dal capo centro Dia Renato Panvino, coordinato dal procuratore Carmelo Zuccaro: sono ancora in corso perquisizioni nelle case e nei luoghi di lavoro degli indagati, compresi alcuni uffici comunali

di F. Q.

Un appalto da 350 milioni di euro per la gestione triennale dei rifiuti a Catania è al centro del sistema di corruzione scoperto dalla Direzione investigativa antimafia di Catania, che sta eseguendo misure cautelari nei confronti di  sei persone, tra imprenditori di funzionari pubblici del Comune e imprenditori attivi nel settore Ecologia e Ambiente. Si tratta di quattro funzionari e dirigenti del settore Ecologia e della Ragioneria generale del Comune di Catania, che avrebbero garantito pagamenti veloci e omesso i controlli, e di due imprenditori romani vicini alla Ecocar, l’azienda che per conto dell’amministrazione ha gestito in regime di “prorogatio” la raccolta dei rifiuti. Una vera e propria rete che operava anche a Roma e Milano: per loro i reati ipotizzati a vario titolo sono corruzione e peculato.

L’operazione, denominata “Garbage affair“, è diretta dal capo centro Dia Renato Panvino, coordinato dal procuratore Carmelo Zuccaro: sono ancora in corso perquisizioni nelle case e nei luoghi di lavoro degli indagati, compresi alcuni uffici comunali. Nell’abitazione di uno degli indagati la Dia ha sequestrato oltre 20 mila euro in contanti. Al centro dell’inchiesta, l’appalto da 346 milioni di euro bandito dal Comune di Catania per la raccolta dei rifiuti, la cui gara per tre volte è andata deserta, costringendo l’amministrazione a prorogare il servizio, per un costo di circa 100 mila euro al giorno.