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Appalti nel casertano, 10 in manette:ex sindaco e fratello del boss Zagaria. La donna fu già coinvolta nei mesi scorsi in vicende giudiziarie e accusata tra le altre cose di avere cercato di ottenere dal sottosegretario alla giustizia il trasferimento dei carabinieri che stavano indagando sul suo conto.. E’ UNA CONSUETUDINE IN TALUNI AMBIENTI QUELLA DI TENTARE DI FAR TRASFERIRE GLI INVESTIGATORI CHE FANNO IL PROPRIO DOVERE. ANZICHE’ APPREZZARLI E FARLI PREMIARE,SI FA DEL TUTTO PER LEVARLI DI MEZZO. IL SEGNO DI UN DECLINO MORALE DI UN PAESE CHE STA ANDANDO NEL BARATRO !

Il Mattino, Mercoledì 18 Gennaio 2017

Appalti nel casertano, 10 in manette:ex sindaco e fratello del boss Zagaria

di Mary Liguori

Dieci persone tra le quali l’ex sindaco di San Felice a Cancello, Pasquale De Lucia, e l’ex presidente del consorzio Terra di Lavoro, Rita Emilia Di Giunta, sono state arrestate questa mattina dai carabinieri del Roni di Caserta. La misura ha colpito anche Antonio Zagaria, fratello del noto boss Michele. Le accuse, contestate a vario titolo, vanno dalla corruzione all’associazione per delinquere di stampo mafioso.

Intercettazioni ambientali e i racconti di due collaboratori di giustizia collocano non solo il sindaco che è stato anche consigliere regionale, ma anche altri politici del territorio e dipendenti del comune di San Felice, in contatto con il clan Zagaria. Tra gli affari che gli indagati hanno cercato di dirottare verso una ditta vicina alla camorra, il Pip di San Felice.  Tra gli indagati compaiono un imprenditore imparentato con Zagaria, ma anche il fratello e il padre della Di Giunta.

La donna fu già coinvolta nei mesi scorsi in vicende giudiziarie e accusata tra le altre cose di avere cercato di ottenere dal sottosegretario alla giustizia il trasferimento dei carabinieri che stavano indagando sul suo conto. È la prima volta però che a lei e all’ex consigliere regionale, De Lucia, vengono contestati reati di criminalità organizzata.

Il perimetro dell’area a rischio idrogeologico “ridisegnato” in base alle esigenze del clan. Più si costruiva, più le ditte dei Casalesi incassavano, maggiore sarebbe stato il potere di Pasquale De Lucia.

C’è questo e altro e nell’ordinanza  che ha colpito l’ex consigliere regionale e numerosi tecnici che hanno collaborato con lui nel corso dell’attività amministrativa anche in Municipio, a San Felice a Cancello.