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Anche La Russa ammette che c’è… “un problema Cosentino”. Carfagna: Non cedo, torno indietro solo se il premier mi ascolta

Il ministro: Il Pdl è ormai un partito allo sbando. La Russa: Il problema Cosentino esiste. La Prestigiacomo smentisce le voci circa un suo presunto abbandono del Pdl: Sciocchezze, mai come in questo momento sono fedele a Berlusconi

Roma, 22 nov. (Apcom) – “Non posso cedere, è una questione di dignità“. Così il ministro Mara Carfagna, secondo il quotidiano la Repubblica, ha confermato la linea scelta con l’annuncio delle dimissioni da ministro delle Pari opportunità dopo i dissidi interni al Pdl campano. Per Carfagna il Pdl è ormai “un partito allo sbando”, a metà strada tra i “comitati d’affari” e le “bande di potere”.

“La misura era colma”, ha confidato a Repubblica, “sono obbligata ad andare avanti”. Il ministro ha raccontato di aver parlato al telefono con Ignazio La Russa che ha ammesso “l’errore di questi mesi, cioé aver lasciato tutte le leve del partito nelle mani di Verdini”. Proprio il ministro della Difesa è ritornato sulla questione in un’intervista al Corriere della Sera in cui ha riconosciuto che il problema politico di Nicola Cosentino “obiettivamente esiste“. Secondo La Russa, Carfagna “è andata a sbattere” sull’affare Cosentino su cui il coordinatore del Pdl Verdini “non la poteva accontentare in quella fase”. Per il titolare della Difesa la questione va risolta “non per accontentare lei. Ma perché ci sono le elezioni in Campania. Tutto è aperto. Io le ho consigliato prudenza”.

Anche il ministro degli Esteri Franco Frattini è intervenuto sulla questione. In un’intervista a Repubblica, dopo aver dimostrato solidarietà a Carfagna, ha detto: “Se anche Cosentino prendesse il 75% dei voti al congresso locale, ci sarebbe da fare una seria riflessione sull’opportunità che possa essere rinominato” e ha aggiunto che “per il momento può restare ma non può essere rinominato da un’assemblea che controlla. Un’altra considerazione: ho letto che alcuni deputati che fanno riferimento a Cosentino avrebbero minacciato di non votare la Finanziaria se Berlusconi non avesse sposato la tesi del coordinatore. Se fosse vero sarebbe un gesto gravissimo“.

Resta comunque uno spiraglio, ha giurato il ministro delle Pari opportunità: “Ignazio mi ha assicurato che tenterà tutte le strade per ricucire lo strappo. Sono pronta a tornare sui miei passi, ma solo a condizione che si affrontino seriamente le questioni che ho posto”. E Silvio Berlusconi, che parlando di lei ha detto ‘la signora Carfagna’? “Il presidente non lo interpreto. E’ stato criptico, ma ha detto la cosa giusta: mi sono sempre comportata da signora, anche in questa vicenda”. E “a questo punto Berlusconi deve dare un segnale forte”, aggiunge. Infine un affondo contro il Pdl campano: “A livello regionale e provinciale è governato con sistemi dittatoriali“.

Intanto, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero, Stefania Prestigiacomo ha smentito le voci circolate ieri circa un presunto abbandono del Pdl e del governo: “Sono sciocchezze – ha detto – bisogna fare attenzione a chi mette in giro voci per destabilizzare il governo. Mai come in questo momento sono fedele a Berlusconi“.

(Tratto da Virgilio Notizie)