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Allarme sicurezza a Napoli, arriva il ministro Orlando: «Dallo Stato risposte adeguate».

MINISTRO ORLANDO,CI CONSENTA DI NON CONDIVIDERE  AFFATTO LA TESI DA LEI ESPOSTA CIRCA L’ADEGUATEZZA DELLA  RISPOSTA DELLO STATO.LA REALTA’ E’ SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI.IL “PROBLEMA  NAPOLI” VA AFFRONTATO  NON IN UN’OTTICA EMERGENZIALE MA,AL CONTRARIO,CON UN PIANO GLOBALE DI INTERVENTI  SIA NEL CAMPO DELLA SICUREZZA PUBBLICA CHE IN QUELLI DELLO SVILUPPO ECONOMICO  E DELLA CULTURA CON IL VARO DI MECCANISMI RIGOROSI CHE VANIFICHINO I TENTATIVI DELLA CAMORRA DI METTERE LE MANI  SUGLI INVESTIMENTI SIA PUBBLICI CHE PRIVATI.
ASS.CAPONNETTO

IL Mattino, Domenica 4 Giugno 2017

Allarme sicurezza a Napoli, arriva il ministro Orlando: «Dallo Stato risposte adeguate»

di Maurizio Capozzo

PORTICI – «A Napoli cresce l’allarme sicurezza ma dalle forze dell’ordine e dalla magistratura arrivano risposte adeguate»: lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, intervenendo nel circolo Pd per un incontro con i militanti della zona vesuviana.

«Il governo è pronto, se necessario, a mettere a disposizione altre risorse – ha aggiunto il Guardasigilli – è un dato di fatto che la fase di tregua nella nella guerra di camorra ha rappresentato una fase, dobbiamo continuare a tenere alta la guardia e dar quelle risposte che in passato ci hanno consentito di conseguire grossi risultati in termini di lotta alla criminalità».

il ministro Orlando si è intrattenuto  con Francesco Caia, componente del Consiglio Nazionale Forense, e con i consiglieri regionali Loredana Raia e Gianluca Daniele.

Al termine dell’incontro, il ministro Orlando si è intrattenuto con il sentarore Cuomo, candidato a sindaco di Portici, e con una delegazione di avvocati, tra cui Francesco Caia e Roberto Fiore, e ha annunciato «l’iniziativa di istituire con apposita norma il principio dell’equo compenso in favore dei professionisti».

«Oggi, cosa che ho appurato parlando con tanti giovani professionisti, il compenso non lo determina il mercato né il merito né tantomeno il professionista stesso – ha spiegato il Guardasigilli – quanto piuttosto le grandi banche, le grandi compagnie di assicurazione, la grande industria che in questo senso dominano il mercato delle professioni».

L’annuncio del ministro è stato accolto con particolare soddisfazione dal mondo dell’avvocatura.