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Alfano: islamici, denunciate

«Alle parole severe di condanna devono seguire i fatti. Una procura speciale antiterrorismo? Ci stiamo pensando. L`Ue si muova»

Intervista al ministro dell’Interno Angelino Alfano al quotidiano La Nazione

Ministro Alfano. siamo sotto attacco?
«C`è una impressionante cronologia del terrore che non risparmia luoghi e simboli. Dalle Torri gemelle fino alla redazione di un giornale. Una strategia così variegata che rende più difucile la prevenzione»

Sono terroristi o combattenti?
«Sono terroristi che tengono prigionieri un dio e una religione per le loro azioni. Sono bestie. A noi sta usare tutta la forza di cui disponiamo per stroncarli»

Gli accordi di Schengen sulla libera circolazione all`interno della Ue vanno rivisti?
«Ci sono stati in passato momenti in cui per ragioni eccezionali è stato sospeso Schengen. Questo può essere previsto. Ma non vuoi dire di ceno cancellare il trattalo perché significherebbe ritornare indietro nel tempo e nella storia, ripristinando le frontiere della seconda guerra mondiale. Schengen è stata ed è innanzittuto una grande conquista di libertà»

Ma il pericolo incombe.
«Per prima cosa ricordiamo che chi ha sparato in Francia parlava francese e veniva dalla Francia. In ogni caso serve accelerare sulla protezione delle frontiere europee che già esistono, e non metterne nuove. Cioè potenziare i controlli alle nostre frontiere, potenziare la banca dati del sistema Sis 2, quello evoluto, potenziare i contatti tra le polizie europee e approvare la direttiva sulla registrazione del nome dei passeggeri nei voli verso l’Unione»

In molti non la vogliono per ragioni di privacy.
«Finora si è opposto il parlamento europeo, ma stiamo conducendo una pressante opera di mediazione. Il punto di equilibrio tra privacy e sicurezza deve essere mantenuto, ma può adeguarsi ai diversi momenti storici. Siamo sicuri di poter arrivare a una soluzione trattando per esempio sugli anni per la conservazione dei dati»

L`altra frontiera da mettere sotto controllo è forse il web.
«Abbiamo inaugurato una strategia di collaborazione con i colossi del web, e in particolar modo noi italiani nel nostro semestre di presidenza»

In che cosa consiste?
«Abbiamo incontrato i vari Twitter, Facebook, Microsoft con l`obiettivo di costruire insieme contromessaggio alla retorica jihadista e avviare una cooperazione che ci consenta di avere informazioni rapide».

Poi ci vogliono norme, anche nazionali.
«Esiste già la possibilità di oscurare i siti. Ma rafforzeremo i poteri della polizia in questo senso»

L`Isiam moderato in Italia sta collaborando?
«Non farei una distinzione tra moderato e non moderato. Serve distinguere tra chi prega e chi spara. Chi spara va catturato e buttato in galera. Chi prega ha il dovere di prendere duramente, incontrovertibilmente, inequivocabilmente le distanze da chi spara».

Anche con le denunce?
«Anche con le denunce»

Ne sono arrivate?
«Per adesso abbiamo assistito a parole severe, speriamo che seguano i fatti. Noi comunque ci stiamo sopra: in un anno abbiamo avuto la forza di individuare diversi casi di incitamento all`odio, arrestato ed espulso più di dieci persone. Penso per esempio all`imam di San Dona di Piave»

Grazie alle denunce?
«Grazie all`azione delle forze di polizia»

C`è chi invoca lo stop alle moschee
«Le moschee sono il luogo grazie al quale controlliamo meglio i messaggi. Il problema sono le predicazioni in luoghi di culto non autorizzati. Stiamo intensificando i controlli su questi posti»

Alcuni chiedono una procura nazionale antiterrorismo, sul modello di quella antimafia.
«Dobbiamo evitare altre strutture, diciamo un eccesso di burocrazia e ricordare che dal punto di vista giudiziario la casistica dei reati di terrorismo è esigua»

Quindi è un no?
«No, anzi, le do una notizia. Domani (oggi per chi legge, ndr) mi incontrerò con il ministro Orlando per esaminare la questione»

Servono nuovi tetti all`immigrazione?
«Chi ha sparato in Francia era francese, non abbiamo indizi, fin qui, di un legame tra immigrazione e terroristi. Detto questo abbiamo anche in questo caso potenziato i controlli, a cominciare dalle impronte digitali, fondamentali»

L`Europa è apparsa un po` latitante.
«Abbiamo alle nostre porte un grande vulcano che è la questione mediorientale. Libia e Siria, motori di potenziale violenza. Se l`Europa vuole incidere deve dotarsi di una politica estera e di difesa efficace e concreta»

È favorevole a un intervento in Libia, come ha detto Renzi?
«Serve fare al più presto ogni cosa per chiudere la vicenda libica»

Come Onu, come Europa, come Italia?
«L`Italia deve essere il motore di un`azione europea rapida»

Se servisse anche militare?
«Tutto quel che serve»

http://www.interno.gov.it/it/sala-stampa/interventi-e-interviste/alfano-islamici-denunciate