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Al procuratore nazionale antimafia e al presidente della commissione parlamentare antimafia

Latina, 28 agosto 2007

AL MINISTRO DEGLI INTERNI – ROMA
AL PROCURATORE NAZIONALE ANTIMAFIA – ROMA
AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PARLAMETARE ANTIMAFIA – ROMA

Si è trattato di un attacco inaudito, che ha sollevato scalpore nell’opinione pubblica dell’intera provincia di Latina, dato anche l’ampio spazio ad esso concesso da tutti gli organi di informazione locali, attacco al quale questa Associazione non ha potuto replicare con le forme dovute a causa di una sorta di censura di cui spesso restano vittime i propri comunicati.

Il SIULP della provincia di Latina, smentendo se stesso e le sue lodevoli iniziative assunte negli anni andati contro la massiccia presenza delle mafie sul territorio pontino, con un comunicato redatto dalla sua Segreteria provinciale e diffuso alla stampa nei giorni andati, ha attaccato duramente il Sindaco di Gaeta Antonio Raimondi e questa Associazione regionale, rei… di aver osato affermare che questo territorio è diventato una sorta di lavatrice di denaro sporco da parte della camorra.

Nel comunicato redatto dal predetto sindacato di polizia viene contestata tale chiave di lettura e viene presentato un quadro della situazione alquanto distante dalla realtà e contraddittorio rispetto alle affermazioni fatte in passato dallo stesso sindacato.

Non ci interessano le ragioni di questa incredibile inversione di tendenza e lasciamo alle SS. LL. le valutazioni del caso.

Ciò che francamente ci ha sorpreso è il duro attacco che soggetti della Polizia di Stato hanno rivolto ad un Sindaco e, soprattutto, ad un’Associazione antimafia che quotidianamente si espongono, correndo rischi di ogni genere, in una situazione che, come le SS. LL. medesime sanno, non è affatto delle più tranquille.

Nelle settimane scorse, dopo le approfondite inchieste svolte qualche anno fa dal prestigioso periodico LIMES, testate qualificate –L’ESPRESSO, PANORAMA, IL CORRIERE DELLA SERA, REPUBBLICA ecc-hanno pubblicato ampi servizi, con la ricostruzione della mappa dei clan, delle ‘ndrine e delle cosche presenti sul territorio laziale e, in particolare, nel sud della regione, denunciando la drammaticità della situazione.

Anche in ragione di tali grida di allarme, questa Associazione, lamentando anche un’inadeguatezza dell’azione investigativa finora svolta localmente soprattutto sul versante delle colossali attività economiche promosse dalle varie mafie sul territorio del sud pontino –Fondi, Sperlonga, Gaeta, Itri, Formia, Minturno, Castelforte, San Cosma e Damiano ecc. -, ha chiesto al Sindaco di Gaeta -, che pubblicamente ha dichiarato di accogliere la richiesta di questa Associazione-, l’istituzione di un Tavolo permanente della Sicurezza che veda la partecipazione anche di Magistrati della DNA, oltreché di tutti i vertici istituzionali e giudiziari della provincia di Latina e dei Sindaci dei comuni del sud pontino.

L’istituzione di un organismo del genere si impone, ad avviso della scrivente Associazione, anche in ragione delle imponenti opere programmate nella città di Gaeta e di presumibili, forti interessi a tali opere da parte di soggetti sospettati di collegamento con gruppi della camorra della vicina Campania.

Mentre è in corso una pericolosa, inevitabile esposizione mediatica da parte di due soggetti-il Sindaco di Gaeta e la scrivente Associazione-che pubblicamente hanno ritenuto di chiamare tutte le istituzioni ad un’azione di massima vigilanza, arriva questo incomprensibile attacco da parte del dirigente provinciale di un sindacato di polizia che vanta di rappresentare la metà dei poliziotti in servizio in provincia di Latina. Nel comunicato del SIULP pontino si parla della provincia di Latina come di un… ”territorio sano”, smentendo in sostanza tutto quanto finora rilevato nelle relazioni, dichiarazioni, scritti, oltreché della stampa nazionale, del Ministero degli Interni, della DNA, della DDA, della DIA, del Presidente della Corte di Appello di Roma, delle Procure della Repubblica locali laziali e campane, di varie Commissioni Parlamentari Antimafia e quant’altro e accusando, peraltro,. questa Associazione di fare… solamente… “chiacchere “!!!…

La domanda che potrebbero fare i cittadini che hanno letto ed ascoltato il comunicato del SIULP di Latina è la seguente:

se un sindacato di polizia che rappresenta la metà dei poliziotti in servizio in provincia di Latina sostiene in sostanza che su questo territorio… non ci sono mafie, non vuol dire che non sono state fatte le indagini necessarie per accertare la dimensione del fenomeno mafioso?

E-seconda domanda-, ammesso che siano state dette finora al riguardo tutte “chiacchere “ (da parte del Ministero degli Interni, DNA, DDA, DIA, del Presidente della Corte di Appello di Roma, delle Procure, dei giornali, oltreché di questa Associazione) e che questo territorio sia effettivamente… ”sano”, che si aspetta a sopprimere i Commissariati della Polizia di Stato di Gaeta e Formia mandando il personale in zone più “calde”, tenuto anche conto del fatto che nelle città citate ci sono già forti presidi dei Carabinieri e della Guardia di Finanza???

Gradiremmo conoscere il pensiero al riguardo delle SS. LL.

Cordialmente

IL SEGRETARIO REGIONALE

Dr. Elvio Di Cesare