A Roma e a Ostia è vietato parlare di mafia. La denuncia di Lirio Abbate
Giovedì 16 Giugno 2016
Negli ultimi dieci anni registriamo che a Ostia ci sono gruppi criminali che condizionano la vita sociale, progettano omicidi, armano sicari, realizzano accordi e traffici di droga e hanno il potere di autorizzare o meno l’uso delle armi. Sono organizzazioni criminali che parlano il dialetto romanesco e davanti ai giudici riescono a portare alcuni testimoni, spesso vittime di pesanti intimidazioni, a mentire. Perché questi testi hanno paura di parlare. Perché conoscono chi comanda a Ostia e sanno quanto sono capaci di sparare e uccidere anche per futili motivi. Per questi stessi fatti i componenti delle organizzazioni che le ordinano in Sicilia o in Calabria vengono accusati e condannati per associazione mafiosa. Ma a Ostia o a Roma di mafia è vietato parlare.
fonte:espresso.repubblica.it