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A proposito della vendita all’asta giudiziaria dell’Hotel Mirasole di Gaeta

In maniera impropria la corrispondente dal Golfo di “Latina Oggi” tira in ballo l’Associazione Caponnetto in un suo servizio dal titolo “Inizia l’era Santullo” sul numero di Sabato 6 novembre La predetta scrive, infatti, a proposito delle vicende che hanno interessato l’asta giudiziaria per la vendita di uno uno dei più importanti alberghi del sud pontino, l’Hotel Mirasole di Gaeta:

“Numerose le invettive, si ricorderà quelle più eclatanti dell’associazione Caponnetto, che puntava il dito contro le varie aste, al termine delle quali Santullo ha acquistato l’immobile”.

Ci dispiace polemizzare con una cronista di “Latina Oggi”, un quotidiano che noi riteniamo fra i più attenti e sensibili in provincia di Latina ai problemi che riguardano la legalità sul territorio.

Il compito ed il dovere di un’Associazione antimafia seria e prestigiosa qual’è la nostra sono quelli di essere vigili, in maniera preventiva, su tutto ciò che riguarda investimenti significativi di capitali sulla cui “provenienza” lecita noi siamo soliti chiedere le più ampie assicurazioni.

Ciò, non solo per le operazioni di acquisto e per l’identità dell’acquirente, ma, anche, per quelle successive e, cioè, per l’identità delle imprese che saranno chiamate ad effettuare i lavori di ristrutturazione dell’immobile acquistato e per l’uso che di questo si vuole fare.

Non sappiamo, al momento, quali imprese verranno impegnate ad effettuare tali lavori e se esse siano o meno del territorio.

Se così non fosse, riteniamo nostro dovere reiterare la richiesta di chiarimenti a chi istituzionalmente è obbligato ad accertare l’identità di tutti coloro che, direttamente o indirettamente, sono gli attori di grosse movimentazioni di denaro.

Detto questo, ci vediamo costretti a precisare che non è nostro costume formulare “invettive” nei confronti di chicchessia.

Noi ci siamo limitati, come facciamo e dobbiamo fare sempre, a richiedere chiarimenti al riguardo.

Chiarimenti che, in verità, fino ad oggi, nessuno ci ha fornito, obbligandoci, in tal modo, ad insistere nella richiesta.

IL PRESIDENTE REGIONALE

Dr. Elvio Di Cesare