“‘A PIGNATA AVA VUGGHIRI PPI TUTTI”
(La pentola deve bollire per tutti)
Lo sosteneva Salvo Lima e lo ricorda Claudio Fava riferendosi ai rapporti fra la DC andreottiana e il vecchio PCI in Sicilia.
Un intreccio all’insegna della solidarietà nazionale che rivela una cultura che tarda a morire e che si trascina fino ai tempi nostri.
Chi ha esperienza di consigli comunali e non solo sa molto bene dell’esistenza di un groviglio di relazioni che uccidono il confronto, la dialettica, la trasparenza degli atti e dei comportamenti.
Il patto del caminetto. Esiste dappertutto, ai livelli bassi ed a quelli alti.
Qualche mese fa in un comune della provincia di Latina si è svolta la tradizionale festa di un partito politico.
All’ordine del giorno degli argomenti da trattare in piazza c’era quello che riguarda le attività mafiose nella città e sul territorio circostante.
Roba che noi trattiamo tutti i giorni, preoccupandoci di tenere il carniere sempre aggiornato. Scavando e riscavando in continuazione.
Era presumibile che ci chiamassero per spiegare alla cittadinanza quanto fosse alto il livello della occupazione del territorio da parte delle mafie e dei loro sodali annidati anche nelle istituzioni e nella politica.
Niente.
Hanno preferito chiamare altro soggetto che ha parlato di temi generali ma non della situazione sul territorio con tanto di nomi e cognomi.
Non disturbare il manovratore!