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A Formia, ormai sotto il tallone della camorra, va istituito SUBITO un DISTRETTO DI POLIZIA diretto da un 1° Dirigente che quando parliamo di mafia sappia di cosa parliamo. Su alcuni candidati alle imminenti elezioni amministrative grava il sospetto di vicinanza a soggetti ed organizzazioni camorristiche. Chiediamo che si faccia SUBITO uno screening sulle candidature.

RIPORTIAMO QUI DI SEGUITO UNA NOTA CHE ABBIAMO SCRITTO SUL SITO DELL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO E SULLA SUA PAGINA FACEBOOK APPENA QUALCHE MESE FA.
SONO MESI, PER NON DIRE ANNI, CHE STIAMO DENUNCIANDO L’ASSOLUTA INADEGUATEZZA SUL PIANO DELLA LOTTA ALLE MAFIE DEI COMMISSARIATI DELLA POLIZIA DI STATO DI FORMIA E DI GAETA, DUE COMMISSARIATI CHE SU QUESTO VERSANTE E’ COME SE NON CI FOSSERO.. NEL COMMISSARIATO DI FORMIA APPENA QUALCHE ANNO FA CI SONO STATI DEI “CASI” ALQUANTO INQUIETANTI CHE AVREBBERO DOVUTO INDURRE LE ALTE SFERE DELLA POLIZIA DI STATO AD INTERVENIRE PESANTEMENTE PER BLINDARE QUELLA STRUTTURA E METTERE AL SUO VERTICE DIRIGENTI DI FERRO ALTAMENTE SPECIALIZZATI NELLA LOTTA ALLE MAFIE.
NON SI E’ VERIFICATO NULLA DI TUTTO QUESTO ED OGGI CI VEDIAMO COSTRETTI A LAMENTARE UN’INADEGUATEZZA DELLA LOTTA ALLE MAFIE AL PUNTO DA DOVER DENUNCIARE CON FORZA CHE IL TERRITORIO E’ ORMAI SOTTO IL CONTROLLO DELLA CAMORRA.
SI’, LO RIPETIAMO, SOTTO IL CONTROLLO DELLA CAMORRA.
Spulciando attentamente i nominativi di tutte le liste dei candidati delle imminenti elezioni amministrative a Formia abbiamo individuato numerosi candidati sui quali ci sarebbe da accendere i riflettori alla grande.
Numerosi.
Non li quantifichiamo perché non spetta a noi.
Vogliamo vedere quanti ne verranno identificati dagli organismi competenti dello Stato con una ricerca anagrafica storica che individui tutti gli intrecci parentali ed anche amicali.
Quel lavoro di INTELLIGENCE di cui molti parlano ma che sui territori NON si fa.
Probabilmente nessuna informativa è finora partita al riguardo all’ AG da Formia.
Si aspetta sempre che siano gli organi investigativi e giudiziari di fuori provincia ad intervenire dopo che i buoi sono già scappati dalle stalle.
Noi stimiamo il Questore di Latina Dr. Ugo Intini in quanto si tratta di una persona perbene ed a lui facciamo gli auguri più cordiali di una carriera brillante.
Ma Questori e Prefetti stanno in una Provincia per 3-4 anni e, poi, ottenuta la promozione, vengono trasferiti.
A combattere contro queste canaglie di mafiosi restiamo noi, immersi nei guai creati proprio da chi è pagato per evitarli e combatterli.
E siamo stufi di vederci costretti a fare quello che dovrebbero fare le forze dell’ordine locali e non fanno.
Lo diciamo per l’ennesima volta e questa volta è quella definitiva.
Dopo non ci si venga a dire che siamo cattivi e poco rispettosi delle istituzioni.
Noi abbiamo senso dello Stato e delle Istituzioni e proprio per questo ci ribelliamo di fronte alla loro inefficienza.
Il Commissariato di Gaeta va soppresso perché non serve a niente sul piano della lotta alle mafie.
Tutto il personale va spostato a Formia, a 6 chilometri di distanza ed utilizzato al meglio.
Quello di Formia va trasformato in DISTRETTO ed al suo vertice va designato un 1° Dirigente che, quando parliamo di mafie, sappia di cosa parliamo perché così non si può andare più avanti.
A Formia e nel sud pontino ci sono TUTTI i clan, TUTTI, i quali spadroneggiano e controllano TUTTO.
Anche l’aria che si respira è di loro proprietà.
Noi stiamo per cominciare un giro di confronti con i gruppi parlamentari.
Questo è uno dei problemi che porteremo sui tavoli della discussione perché siamo decisi ad andare fino in fondo.
Come siamo disposti fra poco a cominciare una campagna di attacchi a mezzo di manifesti pubblici contro i responsabili centrali del Ministero degli Interni laddove questi dovessero ciurlare nel manico di fronte a questa esigenza.
Non possiamo più tollerare nell’inerzia che si regalino i territori del nostro Paese alle mafie.
Ora basta davvero!!!
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Qui di seguito la nota cui all’inizio abbiamo fatto cenno:
“L’utilità di un DISTRETT0 DELLA POLIZIA DI STATO a Formia, con l’istituzione di una sezione staccata della Squadra Mobile di Latina.
Risolverebbe tanti problemi, interni ed esterni, ed assicurerebbe una copertura h24 su un territorio che comprende tutto il sud pontino, da Fondi fino a Castelforte -SS. Cosma e Damiano.
Non ha più senso mantenere in piedi, con un dispendio di soldi ed energie, il Commissariato a Gaeta. dove, invece. andrebbe rafforzata la Compagnia dei Carabinieri che qualcuno vorrebbe declassare a Tenenza.
Vanno razionalizzate le forze evitando inutili doppioni che non servono a niente.
Gaeta sul piano dell’ordine pubblico è ben controllata ed andrebbero solamente rafforzate le azioni di monitoraggio dei capitali investiti quasi tutti da parte di soggetti che vengono dalla Campania.
Ma questo compito finora non è stato quasi mai assolto dal locale Commissariato (né da altri, in verità, tant’è che siamo ancora in attesa di una risposta alla domanda che poniamo da anni sul perché la camorra abbia potuto investire indisturbata una montagna di capitali! ), che, ricordiamocelo, fu istituito solamente perché c’era la NATO, la quale, poi, è stata trasferita.
Per il contrasto dei capitali “sospetti”, comunque, basta la Guardia di Finanza, che, con la venuta a Latina del nuovo Comandante provinciale Col. Kalenda ed a Formia del nuovo Comandante del Gruppo Maggiore Brioschi, sta dimostrando di saper lavorare in maniera lodevole (a parte qualche residua “criticità”locale come quella che permane nella Compagnia di Fondi. Non se abbiano il Col. Kalenda ed il Maggiore Brioschi che godono della nostra stima assoluta).
Noi abbiamo una grande fiducia in questi due Comandanti.
Il problema riguarda, come andiamo dicendo da sempre, la Polizia di Stato, la quale si deve ristrutturare in maniera più razionale dotandosi, peraltro, di dirigenti particolarmente esperti in materia di lotta alle mafie.
Come, d’altronde, è stato fatto a Cassino dove è stato mandato a dirigere il Commissariato un Dirigente di altissimo livello qual’è il Dr. Francesco Putortì con una lunghissima esperienza nella DIA e dove, peraltro, c’è una sezione della Squadra Mobile di Frosinone.
Non vediamo perché a Formia non debba essere fatta la stessa cosa trasformando il locale Commissariato in un vero caposaldo della lotta alla camorra.
Ce n’è un urgente bisogno, tenuto soprattutto conto del fatto che i clan continuano a fare il bello ed il cattivo tempo!!!
Se si vuole veramente fare la lotta alle mafie, lo Stato deve mettere in campo le migliori energie dislocando le forze in maniera razionale e non sottostando ad eventuali pressioni di carattere campanilistico e politiche di parte.
Ci rivolgiamo al Ministro dell’Interno, al Capo della Polizia ed al Dipartimento della Pubblica Sicurezza perché affrontino e risolvano questo problema serio.
Altrimenti le loro sono solamente chiacchiere!”