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A Ceccano, dopo la vicenda di Bosco Faito, è in corso un processo di cementificazione per noi incomprensibile

CECCANO: UN PROCESSO DI CEMENTIFICAZIONE CHE PROVOCA ALCUNI INTERROGATIVI

Da tempo stiamo seguendo con molta preoccupazione quanto si sta verificando sul territorio di Ceccano, dal tentativo di lottizzare Bosco Faito, – sventato dalla Regione Lazio, il cui comportamento per la verità ci è apparso stranamente ondivago, avendo essa prima deliberato favorevolmente, rimangiandosi, poi, quanto aveva deciso –  al rilascio, ora, di una serie di concessioni che hanno dato il via ad un processo di cementificazione non compatibile, a nostro avviso, con la esigenze della collettività e con la domanda di abitazioni.

C’è un piano in corso di edilizia economica e popolare finalizzato a soddisfare tale domanda. A cosa serve, quindi, la realizzazione di una serie infinita di abitazioni di edilizia residenziale privata?

Stanno, infatti, sorgendo in modo esponenziale palazzine e complessi immobiliari in tutta la città, a macchia di leopardo.

Ogni, pur modesto, appezzamento di terreno viene utilizzato.

In campagna si vedono sorgere, all’improvviso, cantieri e complessi immobiliari.

La gente si pone una domanda: a che cosa servono tutte queste case?; e, soprattutto, a chi servono? ed ancora: chi sono le ditte che stanno costruendo? da dove vengono? ed infine: i capitali che si stanno investendo quale “provenienza “ hanno?

Sono domande lecite, ci pare, giustificatissime, tenuto conto dell’allarme lanciato dai più qualificati organismi centrali investigativi e giudiziari circa il forte interesse della criminalità organizzata all’investimento in tutto il Basso Lazio e, quindi, anche in Ciociaria, di immensi capitali.

Finalmente in provincia di Frosinone è arrivato da pochi mesi un eccellente Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, il col. Salato. Ce n’era bisogno!!!

Ci rivolgiamo a lui, pregandolo di incaricare i suoi uomini di dare un’occhiata a questa situazione, con l’intento di accertare soprattutto la “provenienza” di tali capitali.

Non è compito nostro esprimere giudizi di natura urbanistica e sulle scelte in materia di qualsiasi amministrazione comunale.

Purtuttavia, una domanda ci sentiamo di rivolgere al Sindaco ed alla Giunta comunale di Ceccano:

in quella cittadina c’era tanto bisogno di tante case di edilizia privata residenziale?

Secondo noi, no. Riteniamo, al contrario, che dovrebbe essere incrementata quella pubblica, di carattere economico-popolare. Ci sbagliamo?