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La mattanza a Latina: il messaggio al territorio. Considerazioni del Dr. Gianluca Mattioli

ALCUNE CONSIDERAZIONI DEL DR. GIANLUCA MATTIOLI SUL SIGNIFICATO E SULLE CAUSE DELLA MATTANZA A LATINA

La mattanza di solito serve, ha una funzione specifica: è un importante messaggio nel codice della comunicazione di massa e contiene un mix eccitante. Per es. lo conferma la fila dei curiosi sulle autostrade: la vista del sangue piace, e la gente intasa l’autostrada per godersi la scena.

In questi giorni a Latina ci sono stati una mattanza e il deserto nel dibattito e, quindi, ne propongo un contributo per cercare di capire. La prima cosa che viene negata è la considerazione

sull’assenza dello Stato.

Assenza percepibile nel comportamento assunto da chi ha disposto la scarcerazione del Ciarelli, arrestato nello svolgimento delle sue mansioni di usuraio. A Latina l’usura coincide con la fondazione perché congeniale nella antropologia pioneristica: molti sono quelli che (qualche commerciante) si sono arricchiti sulla precarietà -fragilità dell’abitante di Littoria e alla fine siccome il fenomeno era in espansione (commerciante che offre denaro in prestito) hanno fatto pure un film sull’usura e la città simbolo non poteva che essere Latina (cfr. L’amico di famiglia). Rispetto a un passato dove le operazioni erano dirette sempre dai PM, vedere l’emblematica e antica vicenda del Questore Carnevale, che rivendicava l’autonomia della Polizia dalle direttive della locale Procura, la Polizia, questa volta è stata efficientissima ed ha avuto il coraggio di arrestare in flagranza di reato il Ciarelli mentre riscuoteva 10.000 euro da una disgraziata che glieli aveva chiesti per pagare il mutuo.

Lo arrestano ma viene scarcerato in quanto mancherebbero i gravi indizi di colpevolezza per l’arresto. Incredibile!!!. Il Ciarelli è stato arrestato con i soldi della disgraziata appena incassati ma… quei soldi potevano essere anche un’altra cosa, come per es. dovuti per un’altra operazione: insomma potevano essere delle bananette che erano state regalate al Ciarelli.

Ecco la tesi che è stata accolta: la disgraziata ha consegnato i soldi al Ciarelli non come usuraio – cioè smentendo la versione della Polizia che lo identifica come l’usuraio – ma come chi vendeva una casa alla disgraziata… In una città dove la gente cerca la tutela dello Stato ci sarebbe stata la mobilitazione presso il Ministro di Grazia e Giustizia per avere lumi attraverso un’ispezione ministeriale.

Ma la stampa locale non si è fatta portavoce di queste sollecitazioni.

A questo punto l’ipotesi è che l’attentato al Ciarelli sarebbe in stretto collegamento con la mattanza.

Il giorno dopo provano a sparare al figlio del Ciarelli: sette colpi tutti a segno meno quello capitale e finale alla testa. La sera ammazzano Massimiliano Moro. Ma chi è il Moro?. Secondo la stampa è uno che si occuperebbe di spaccio. Già lo spaccio… che a Latina è una grande piazza. E’ la tessera nell’ipotetico mosaico che proviamo a discutere… La storia dei Ciarelli ha fatto trapelare l’ipotesi che a Latina ci sono delinquenti di diversa serie: di fronte all’arresto in flagranza di reato lo si scarcera subito.. E allora il caso Ciarelli è l’occasione per diventare il simbolo di qualcosa. Facciamo l’ipotesi che ora qualcuno, dato il particolare momento storico, voglia impadronirsi e sostituirsi nell’attuale gestione della piazza di spaccio di Latina. Le regole di gestione dello spaccio sono elementari: per smerciare occorre essere protetti, quasi sempre la protezione riguarda taluni soggetti e occorre sempre l’ubbidienza sicura. Occore avere la garanzia che ci sia da parte della popolazione la risposta omertosa emblematica della condizione sadomasochistica del rapporto pedofilico. L’omertà è l’equivalente del masochismo che avviene per i rapporti di forza dettati dello stato di fragilità del cittadino nei confronti delle istituzioni che appaiono come quelli dell’adulto che violenta un minore (pedofilia). Il cittadino/minore soggiace alla violenza unicamente per proteggersi dalla morte e per sopravvivere e così diventa omertoso. Lo dimostra la scarcerazione del Ciarelli: nonostante fosse stato arrestato in flagranza di reato è stato scarcerato; si giustificherà dunque la rinuncia ad un impegno risolutivo ad affrontare il fenomeno dell’ usura e la convinzione nel cittadino che non conviene denunciare. Per es. se scarcerano un rumeno per mancanze di prove per uno stupro tutti (sindaco, sindacati ecc. ) chiedono l’ispezione ministeriale, nel resto d’Italia, mentre se scarcerano un usuraio, arrestato in flagranza di reato, tutti zitti: e allora è giusto che il Procuratore aggiunto di Latina si duole dell’omertà ma dovrebbe proporre anche dei rimedi sulla questione.

A questo punto la strategia incoraggia ad ammazzare l’usuraio per dire: noi ammazziamo chi è protetto per prenderne il suo posto. La sera inizia la mattanza con il suo tragico rituale mediatico.

Fanno fuori chi si pensa che abbia il controllo o parte del controllo dello spaccio nella piazza: Massimiliano Moro. Lo ammazzano da veri professionisti, tanto da non lasciare dubbi. Poi la sera dopo ammazzano er Bistecca alias Buonamano. Ma chi è il Buonbamano? Me lo ricordo bene, ha un curricula interessante: era quello che nel ’97 fu accusato di aver sparato alla macchina della moglie del Giudice Iansiti.

Dunque Buonamano ha nel curricula elementi di spicco e così alla fine gestisce, floridamente, anche un centro sportivo, dove notoriamente circola tanta gente. Ma come muore er bistecca??? Semplice: lo caricano sull’auto, lo feriscono a un piede, poi lo legano al parafango posteriore dell’auto e lo trascinano per gli isolati del Gionchetto (alle otto di sera), poi gli sparano e lo triturano passandogli sopra il cadavere con l’auto: è la prova finale della mattanza. Non c’è nessun testimone che ha visto! Eppure il Gionchetto è un quartiere popolare… Perché?. sono le regole della mattanza: mandare un messaggio esplicito. Qui si fa sul serio, dunque ora comandiamo noi (estranei al giro locale ne diventiamo legittimi propretari) e vogliamo la piazza dello smercio. Ma il messaggio, secondo l’ipotesi, si inserisce in un contesto storico preciso e delicato: da tutti taciuto, sia nella stampa che nella TV.

Il periodo storico è singolare: l’Autorità Giudiziaria di Latina è senza capo e con alcuni Sostituti che stanno per andare in altre sedi. dopo l’andata in pensione del Procuratore Capo. Questa è l’ora della riformulazione degli organigrammi di coloro che puntano alla spartizione del territorio: la conferma si avrà nei prossimi giorni. Ci sarà una stretta creditizia, la camorra, le mafie chiuderanno i rubinetti del credito e circolerà meno denaro sino a quando non tornerà lo spaccio controllato e quindi libero per i clan. Ipotizzo qualcosa che assomiglia alle mattanze di “scampia”, dove quando preme l’ingresso di forze esterne ai locali si scatenano le mattanze: la modalità di esecuzione della morte del er bistecca è servito a mandare il messaggio, con il minimo spreco di materiale,. Alla fine sono morte due o tre persone. A Scampia, invece, vista la vastità della piazza, ne sono morte decine… Ed ora dobbiamo fare un’esame di coscienza: siamo in grado di andare avanti nel dibattito???. Ora è giunto il momento della verifica, vedere come la mattanza verrà gestita…