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Una manina per aiutare i boss per il caso Fondi? Sconvolgente

SI ADDENSANO I SOSPETTI DI COMPLICITA’ OGGETTIVE O SOGGETTIVE E DI CONTIGUITA‘ FRA SETTORI DELLA GIUSTIZIA NOSTRANA E DEL “CASO FONDI”. IL CSM INTERVENGA PER FAR CHIAREZZA SU TUTTA LA SITUAZIONE

Come una bomba!

La notizia pubblicata oggi, mercoledì 21 ottobre 2004, sulla pagina 4 della Cronaca di Roma del “Corriere della Sera”, con il titolo “La ‘manina’ per aiutare i boss” ed il sottotitolo “Due tentativi di far sparire il fascicolo sugli arrestati a Fondi”, ha avuto l’effetto di una bomba.

Accuse gravissime che hanno portato al trasferimento in massa di ben 22 persone impiegate nel Tribunale della Libertà e che si riferiscono anche al cosiddetto “caso Fondi”.

Ci fermiamo qua, in attesa che l’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Roma ci faccia conoscere tutti i retroscena di una questione inquietante.

E che la situazione sia inquietante davvero è provato dalle altre accuse che riguardano l’esistenza di una “talpa” a Latina che avrebbe passato notizie delicate, sempre relative al “caso Fondi”, a soggetto collegato con la criminalità organizzata.

In una nota a parte abbiamo insistito sulla necessità di riesumare un fascicolo vecchio di 10 anni circa e che si riferisce ad un attentato subito da Giuseppe Savani, un ex sindacalista nel MOF di Fondi al quale fu bruciata l’autovettura. Un fascicolo che sembra essere scomparso nel nulla e che, se ritrovato dov’è riletto bene ed arricchito da analisi più approfondite, potrebbe portare, prima che intervenga la prescrizione, a conclusioni sconvolgenti per quanto riguarda i nomi di esecutori e mandante.

Il CSM non farebbe male ad approfondire l’esame della situazione esistente nel sistema Giustizia nel Basso Lazio.

A Latina, come a Frosinone.

Per quest’ultima provincia non possiamo esimerci dall’esternare le nostre preoccupazioni.

Se fosse fondata la voce secondo cui nel posto della Gerunda si insedierebbe un Procuratore proveniente da Taranto e prossimo al pensionamento, ci troveremmo peggio di prima.

(Tratto dal Corriere della Sera)