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Lettera aperta al neo sindaco di Gaeta

LETTERA APERTA AL NEO SINDACO DI GAETA

Abbiamo apprezzato le analisi da lei fatte durante la campagna elettorale sulla situazione relativa alla presenza delle mafie sul territorio del sud pontino ed a Gaeta.

Più volte abbiamo richiamato l’attenzione dei vertici istituzionali sull’esigenza, stante la gravità della situazione, di adottare metodologie di contrasto più efficaci ed aggiornate. Inutilmente, purtroppo; almeno fino ad oggi.

Abbiamo la sensazione, alquanto corroborata da taluni fatti, che le organizzazioni criminali si siano infiltrate saldamente nell’impianto economico del territorio, spesso favorite dall’insensibilità di elementi delle istituzioni e della politica, fino al punto da condizionare la vita amministrativa delle città del Golfo. Crediamo che sia pleonastico ripetere che coloro che controllano l’economia finiscono, prima o poi, per condizionare anche la vita politica.

Abbiamo chiesto più volte, ma sempre invano, di promuovere un’accurata indagine sul piano degli investimenti immobiliari e delle compravendite di immobili e terreni, perché sospettiamo che proprio in quei settori, oltreché in quelli degli appalti e dei subappalti pubblici e privati, si annidino elementi collegati con camorra, cosa nostra e n’drangheta.

Le analisi, anche se stantie e palesemente carenti, fatte di recente dal Sottosegretario agli Interni Minniti sulla presenza criminale nel sud Lazio, analisi che abbiamo ritenuto di contestare pubblicamente per la loro insufficienza, ci sono, comunque, di conforto. Non dimentichiamo, infatti, che proprio a Gaeta si è rilevata, nel porto, la presenza di “cosa nostra”.

All’inizio del suo mandato, tenuto conto della sua sensibilità ai temi della legalità e della sicurezza, riteniamo di richiamare la sua attenzione sulla necessità di passare dalle enunciazioni ai fatti.

Oltre alla lodevole azione da lei già avviata-azione che apprezziamo e che le chiediamo di continuare a perseguire con determinazione-sul piano di una vera e propria ecologia della politica e della macchina amministrativa, le chiediamo due cose:

1) l’intitolazione di due piazze o strade ai giudici Falcone e Borsellino;

2) l’istituzione, presso il Comune di Gaeta, di un tavolo permanente della legalità e della sicurezza formato da un Magistrato della Direzione Nazionale Antimafia, dal Questore e dai Comandanti Provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, oltreché, ovviamente, da lei e dai Sindaci di Formia e degli altri Comuni del sud pontino e dalle Associazioni effettivamente operanti sul territorio in materia di lotta alle illegalità ed alle mafie.

Siamo in attesa di conoscere le sue determinazioni al riguardo e, nel frattempo, la salutiamo con viva cordialità.

Il Segretario Regionale
Dr. Elvio Di Cesare