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Due possibili bocconi per la camorra a Gaeta?

DUE POSSIBILI BOCCONI PRELIBATI PER LA CAMORRA A GAETA

 

Di Gaeta pentiti,relazioni DIA e giornali seri ci hanno raccontatto tutto.

Dei traffici nel Porto,dei probabili collegamenti di questi anche con la vicenda dolorosa di Ilaria Alpi,degli “incontri”,degli investimenti di capitali,di tutto ciò,insomma,che é capitato finora.

Quello di cui non si parla,però,almeno fino ad oggi,é quanto potrebbe succedere da oggi in avanti.

Ed é proprio su questo che ,a nostro avviso,bisogna accendere i riflettori al massimo perché é ai cittadini che compete il compito di vigilare non potendo contare  sull’intervento della Magistratura la quale può intervenire solamente DOPO,quando cioé i danni eventuali potrebbero essere già stati fatti ed i buoi potrebbero essere  già scappati dalle stalle.

La Magistratura,infatti,non ha compiti di prevenzione che,invece,hanno i cittadini in primis e,oltre a loro,Prefettura e forze dell’ordine.

Ed é,quindi,a tutti e tre che ci rivolgiamo invitandoli a tenere bene gli occhi aperti perché nessuno domani possa dire “non lo sapevo”,”nessuno mi ha avvertito”.

Il nostro lavoro ci costringe ad essere estremamente attenti e  sospettosi e a dare importanza anche ai segnali che i più ritengono non rilevanti,indegni di attenzione.

Due sono gli elementi che destano in noi sospetti e perplessità sapendo come  di norma succedono i fatti e stanno le cose:

1) il primo é l’allarme lanciato dagli amici di Agit Prop della presenza a Gaeta di ” brutti ceffi”.Questi,come è noto,non girano a vuoto e non vanno alla ricerca di feste,festarelle,sole,mare,colline e bellezze naturalistiche o artistiche.Le loro “bellezze” sono altre:i soldi,il business,il malaffare,l’imbroglio,l’affare;

 

2) i silenzi ,in questa campagna elettorale,da parte di quasi tutte le liste in competizione,tutte “liste civiche” eccetto due – PRC e M5S-,sui due argomenti più importanti,quelli che segneranno il destino non solo di Gaeta ma di tutto il Basso Lazio,fino alla Capitale, ed anche del Molise ,fino all’Adriatico,

in sostanza di quasi tutta l’Italia Centrale:l’uso che si vuole fare dei suoli dell’ex vetreria a Serapo e di quelli dell’area portuale e a ridosso di questa,ad Arzano e del ruolo che si vuole assegnare al Porto.

Perché nessuno ne parla?

E non é che la presenza di “brutti ceffi” potrebbe essere vista in relazione ad eventuali progetti della camorra per rafforzare il suo controllo del territorio in una terra già definita da Schiavone “provincia di Casal di Principe” ?