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Da Casertace- La Superpentita:” Rubavano tutti…………”

La super pentita: “Rubavano tutti, prof universitari, ordini professionali, politici e imprese. Come abbiamo corrotto i sindaci casertani”

Il testo integrale del primo interrogatorio di Loredana Di Giovanni divenuta da coindagata anche la testimone chiave dopo che ha deciso di collaborare con la magistratura raccontando questo meccanismo micidiale. Il ruolo di La Regina e il prestigio del padre professore

CASERTA – Sarà sicuramente la struttura più interessante dell’ordinanza dei 69 arresti. Loredana Di Giovanni, colpita da ordinanza di custodia cautelare nell’aprile dell’anno scorso insieme ai vari Biagio Di Muro, Roberto Di Tommaso e ad altri, ha deciso in quella circostanza di mettersi a disposizione senza se e senza ma, senza riserve e senza reticenze, della giustizia e della sua affermazione. E’ lei che ha raccontato agli inquirenti il sistema di corruzione, di illegalità che ha coinvolto un numero enorme di soggetti istituzionali oltre che aree imprenditoriali collegate al clan dei Casalesi.

E’ lei la migliore biografa di Guglielmo La Regina, l’ingegnere di Napoli che di questo sistema diventa il dominus. Lo diventa perchè è scaltro e perchè ha attitudini criminali e sa dunque sfruttare il prestigio e le storiche entrature di suo padre, architetto di grido, Francesco La Regina, nonchè professore universitario alla facoltà di architettura.

Grazie a questo padre, il rampante ingegnere riesce ad aprire tutte le porte, soprattutto quelle dell’università casertane e napoletane dove pesca a piene mani elementi malleabili e disponibili alla corruzione per inserirli nelle commissioni di gara, e per lo stesso motivo, negli ordini professionali, napoletani e casertani.

Alcune cose che Loredana Di Giovanni dichiara ai magistrati in un interrogatorio reso il 29 settembre scorso, cioè più di 5 mesi dopo il suo arresto e il blitz di Santa Maria Capua Vetere ribadiscono concetti ormai noti descrivendo la filiera del malaffare tutta quanta tessuta da Guglielmo La Regina il cui studio era diventato vera e propria meta di pellegrinaggio dei sindaci della provincia di Caserta i quali sapevano che lui era in condizione di muovere le leve giuste in Regione per ottenere i finanziamenti e per far girare i soldi per le tangenti.

Gli affidavano tutto. La Regina redigeva i progetti preliminari che poi faceva firmare a ingegneri, architetti e geometri degli uffici tecnici comunali, li faceva finanziare grazie ai rapporti con il dirigente già citato nei giorni scorsi Ranauro e grazie ai rapporti costruiti con l’assessore regionale Pasquale Sommese che racconta la Di Giovanni, La Regina conosce grazie a lei, che di Sommese e del partito di Sommese era stata ed era anche una sostenitrice politica.

Loredana Di Giovanni approda alla corte di …La Regina provenendo da Creditalia, che lascia nel 2009. Viene pagata direttamente dall’ingegnere con una sorta di contratto di consulenza. Significative anzi emblematiche certe affermazioni della faccendiera. Una per tutte: ci guadagnavano tutti, dal primo all’ultimo. C’erano soldi per i componenti delle commissioni, sorteggiate in maniera farlocca per orientare l’aggiudicazione dell’appalto ad un’impresa ben definita in partenza; ci guadagnavano i sindaci e i politici con le tangenti; ci guadagnava La Regina, il quale otteneva incarichi sia dall’amministrazione comunale, sia dall’impresa che lui stesso aveva aiutato in maniera determinante affinchè vincesse la gara e che, immancabilmente, affidava al suo studio tecnico, le progettazioni e le direzioni dei lavori.

Dunque, comuni, ordini professionali, università, assessori regionali. Tutti insieme appassionatamente a rubare dentro a un sistema corruttivo esteso che la dice lunga su quanto questo morbo della nazione sia difficile da estirpare in quanto largamente praticato, come dimostrano anche i dati, sciorinati in questi giorni dalla guardia di finanza e che raccontano di casi triplicati per quel che riguarda questo tipo di reato applicato alla pubblica amministrazione.

Passaggi interessanti sono anche quelli relativi alla figura di Antonello Sommese, parente fidatissimo dell’assessore e responsabile unico della sua segreteria. Antonello Sommese prende gli accordi, suggerisce le imprese come capita per esempio con la ben nota Bretto e prende anche lui direttamente tangenti.

Il resto, il dettaglio si legge facilmente dal testo integrale di questo interrogatorio, che pubblichiamo qui in calce.

G.G.

 

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERROGATORIO DI LOREDANA DI GIOVANNI

PUBBLICATO IL: 17 marzo 2017 ALLE ORE 21:19

fonte:www.casertace.net