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Avanti con una rinnovata,più forte,più combattiva,più moderna Associazione Caponnetto.Urge ridefinire gli obiettivi e riposizionare le artiglierie in rapporto alle mutate condizioni in cui si trova un paese devastato dalla corruzione e dal malaffare.

SE NE VA UN ANNO ESTREMAMENTE IMPEGNATIVO  E SI PREANNUNCIA UN ALTRO ALTRETTANTO FATICOSO PER NOI DELL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO…………

 

Una decina di convegni – e tutti su temi non retorici,generici o commemorativi ,ma,al contrario , attuali e scottanti – ,ultimo  quello di due giorni di seguito nell’Aula Magna della Corte di Cassazione a Roma ,organizzato da noi insieme all’Associazione Nazionale Magistrati ed al Consiglio Nazionale Forense e con l’alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica e che ha visto la partecipazione delle maggiori autorità del Paese,dal Presidente del Senato Grasso ,al Ministro della Giustizia Orlando ,dal Procuratore Nazionale Antimafia Roberti,alla Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Bindi,dal  V.Presidente della Suprema Corte di Cassazione ai Procuratori di Roma,Pignatone,di Palermo Lo Voi ed altri loro colleghi,inquirenti e giudicanti, di mezza Italia.

Una decina e più di dossier su situazioni  complesse e delicate  che speriamo  portino presto   a risultati significativi.

Decine e decine incontri riservati, di interrogazioni parlamentari,documenti,esposti,segnalazioni , richieste di  proposte di legge su argomenti importanti quali,ad esempio, quello relativo al passaggio dalle Prefetture alle DDA dei compiti in materia di prevenzione antimafia .

Molta attenzione l’abbiamo dedicata  anche allo studio di piani per  una più razionale distribuzione delle forze di polizia in taluni territori  e,ciò,al fine di renderle più efficienti sul versante della lotta alla corruzione ed alle mafie.

Soprattutto quelle in giacca e cravatta che troviamo nella politica,nelle istituzioni,fra i professionisti,nell’imprenditoria,nelle banche ecc.

Un anno,insomma,che ha visto i più solerti,attivi  ed affezionati amici,Gennaro,Romano,Paolo,Bruno,Alfredo,Francesco ,Mauro,Benito e qualche altro,impegnati a fondo a fare ricerche,pensare ed organizzare iniziative e quant’altro.

Purtroppo di Benito possiamo solo  parlare al passato perché ancora stiamo piangendo la sua tragica perdita dovuta, di recente, ad  un incidente di cui egli  é rimasto vittima dentro casa.

Vogliamo ricordarlo con grande affetto e con tanta commozione,grati per il suo spirito di dedizione e di sacrificio.

Egli resterà sempre nella nostra mente e nel nostro cuore.

L’anno nuovo ci vede impegnati  in una grande operazione di ristrutturazione dell’Associazione.

Un’Associazione  come la Caponnetto ,impegnata com’é quotidianamente   in battaglie serie ed impegnative,non può fare affidamento su persone che non ti assicurano un contributo continuo e robusto.

Noi combattiamo contro un nemico potentissimo che si sta impadronendo del Paese e segnando le sorti dei nostri figli e delle giovani generazioni e non possiamo affidarci a persone che  danno  un contributo sporadico e marginale,peraltro quando e come loro pare.

Ad un’Associazione con la A maiuscola,”Altra ed Alta”,qual’é la Caponnetto in Italia e che basa tutta la sua azione ed il suo essere,libera da tutto e da tutti ,su tre elementi fondamentali – INDAGINE,DENUNCIA E  PROPOSTA -servono uomini e donne non mezzi mezzi,ma,al contrario,  che siano convinti dell’importanza vitale del lavoro che facciamo,determinate,che non hanno paura  e che non abbiano altri obiettivi oltre a quello di  volersi battere per il bene ,collettivo e non personale, del Paese , dello Stato di diritto e della Giustizia.

Persone coraggiose,con le idee chiare ed oneste moralmente ed intellettualmente.

Qualità oltre che quantità !

 

E,proprio per osservare l’obbligo di avere “idee chiare”,dovremo porci,dopo aver eletto ad aprile prossimo un nuovo Consiglio Direttivo composto da “combattenti”,il problema di rispondere alle sollecitazioni di un amico carissimo che da tempo ci sta ponendo il problema di ridefinire bene gli obiettivi e di riposizionare le artiglierie in rapporto ai mutamenti avvenuti nella società in cui viviamo.

Il Procuratore Scarpinato parla di “massomafia” tenuto conto del fatto  che i mafiosi più pericolosi non sono più coloro che ci propongono la maggior parte dei media,ma,piuttosto,coloro che detengono il Potere,coloro che “bloccano” l’ispettore che nelle sue indagini cerca di puntare ….”in alto”,coloro che fanno le leggi,che riciclano attraverso le banche montagne di soldi.

Finora abbiamo quasi sempre parlato di Riina,di Provenzano,di Mancuso,di Schiavone,ma quasi mai di coloro che stanno più in alto,molto più in alto e che sono in grado di condizionare la vita di ognuno di noi e delle giovani generazioni.

Ecco;occorre una  rinnovata,più efficiente,più incisiva,più moderna,più combattiva Associazione Caponnetto.

Un buon anno a tutti i nostri amici ed ai loro cari.