Antimafia a Fondi, Terracina, Formia e Itri: arresti a catena
Martedì 25 ottobre 2016
di Mirko Macaro
FLASH – L’Antimafia è tornata al lavoro in terra pontina: questa notte, con tanto di elicottero partito da Pratica di mare e unità cinofile, è scattata una vasta operazione antidroga – nella prima mattinata ancora in corso – che ha visto finire in manette soggetti residenti tra i comuni di Fondi, individuato dagli inquirenti come epicentro dello spaccio, Terracina, Itri e Formia.
Tutto legato a un’indagine avviata tempo addietro dai carabinieri della Tenenza della Piana e dai colleghi della Compagnia di Terracina, con l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare – dieci in tutto – delegate alla Direzione distrettuale antimafia di Roma, supportata dai militari del posto. Al presunto sodalizio, è contestato il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Nello specifico cocaina, marijuana e crack.
UN VIDEO DELLE OPERAZIONI DI QUESTA NOTTE
IL COMUNICATO CON I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE CONDOTTA DAI CARABINIERI
Alle prime luci dell’alba di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Terracina – con la collaborazione di personale di tutte le articolazioni dipendenti del Comando Provinciale di Latina, il supporto di unità antidroga del Nucleo Carabinieri Cinofili di Roma Santa Maria di Galeria e la copertura aerea di un velivolo del Reparto Elicotteri Carabinieri di Pratica di Mare – hanno dato esecuzione a 9 ordinanze di misure cautelari personali. I provvedimenti restrittivi, suddivisi in 3 custodie cautelari in carcere e 6 custodie cautelari agli arresti domiciliari, sono stati emessi dal G.I.P. del Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, nei confronti di altrettanti soggetti accusati, in associazione tra loro, del reato di traffico di sostanze stupefacenti (art. 74 D.P.R. 309/90).
Dal mese di marzo 2015, la Tenenza Carabinieri di Fondi, muovendo da alcuni spunti investigativi rivenienti da altra attività di indagine, ha raccolto interessanti elementi informativi in capo a due distinti gruppi criminali operanti nei territori dei comuni di Fondi, Terracina, Itri e Formia, impegnati nella gestione delle piazze di spaccio di sostanze stupefacenti. In seno a tali sodalizi, in particolare, venivano in rilievo le figure di due giovani casertani, posti ai vertici di due diverse organizzazioni in affari tra loro.
Un attento monitoraggio dei soggetti finiti sotto la lente degli investigatori ed il successivo sviluppo dei riscontri venuti in rilievo consentivano, grazie anche al portato probatorio delle indagini tecniche frattanto effettuate, la piena enucleazione di identità, ruoli e schemi di tutti i sodali delle due organizzazioni, molti dei quali risultavano gravati da precedenti o pendenze penali, anche per reati specifici, nonché la fedele ricostruzione delle dinamiche di spaccio, delle rotte e dei canali di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti.Fondamentale è risultata la rapida comprensione del linguaggio criptico e dei particolari codici di comunicazione utilizzati che, ad esempio, per identificare la tipologia di stupefacente in trattazione, crack o cocaina, facevano riferimento a parole convenzionali quali “maschio o femmina”, “amici o amiche” ovvero “rosso o giallo” (per via del colore di nastro adesivo utilizzato per il loro confezionamento).
fonte:www.h24notizie.com
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