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. Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa nota del Sen.Francesco De Notaris

 

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO QUESTO ARTICOLO  SCRITTO DAL CARISSIMO AMICO  FRANCESCO DE NOTARIS DI NAPOLI,GIA’ SENATORE DELLA REPUBBLICA  DELLA RETE ED OGGI IMPEGNATO  NELLE BATTAGLIE CIVILI E CULTURALI DI NAPOLI  E DELLA CAMPANIA.

UN ATTO,QUELLO NOSTRO,DOVEROSO NEI CONFRONTI  DI UN COMBATTENTE CHE SI BATTE DA UNA VITA CONTRO LA BARBARIE E LE MAFIE

 

 

 
Il XXXIII PREMIO Capri San Michele ad Anacapri 

 

di Francesco de Notaris

Venerdi  23  e Sabato 24 Settembre 2016  ad Anacapri  la  XXXIII edizione del Premio Capri-San Michele.

Nella Sala Mario Cacace del Centro Multimediale ha riscosso notevole partecipazione il Convegno sul “Valore delle Costituzioni” , che ha visto, alla presenza di tutti i protagonisti dell’evento culturale,nel pomeriggio del giorno che precede quello della Cerimonia, numerosi interventi su una tematica di grande spessore democratico.

Il Premio non è altro che manifestazione di buona politica, riferimento della cultura italiana,  tutta dentro l’attuazione di una intuizione che risale al 1978. La complessiva esperienza di questi lunghi anni manifesta come il Premio non sia alla stregua delle numerose iniziative, delle rituali premiazioni occasionali, dei così detti eventi senza fondamenta e senza storia che si moltiplicano nel nostro Paese, e che a Capri trovano ospitalità anche distratta. 

“Dio o niente” , conversazione sulla fede col giornalista francese Nicolas Diat di Robert Sarah, ed.Cantagalli ha ricevuto il Premio Capri-SanMichele e “Cittadini di Galilea” di Luigi Alici, Mansueto Bianchi, Matteo Truffelli, ed.AVE è stato premiato con un premio speciale.

Il vincitore , il Cardinale Sarah, Prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei Sacramenti ha svolto una relazione di grande spessore ed ha evidenziato come la lontananza da Dio produce ingiustizia, disuguaglianza, povertà ed esalta ogni egoismo e violenza ed ogni guerra che mai può essere giustificata. Di pari tenore il messaggio del Card. Crescenzio Sepe arcivescovo di Napoli.

Per altre pubblicazioni e per le numerose Sezioni in cui si articola il Premio (vedi il sito caprisanmichele.it) sono state premiate le opere di Ferri, Ammaniti, Perone,Bichi,Bignardi,Corradi,Rizzi,Palladino,Di Palma, Giustiniani,Curzio,Del Tufo,Castellano,Arbace,Cerrotta e la Rivista Humanitas.

Raffaele Vacca con riservatezza e tenacia costruisce mentalità ed immagina uno stile di convivenza civile tesa alla riflessione e spinge ad una analisi interiore tutti gli abitanti dell’Isola e guarda lontano. Capri deve ritrovare armonia e vivere i valori del vero, del bene, del bello che una cattiva politica ha corrotto. La natura favorisce l’economia dell’Isola ed anche oligarchie che mercificano il dono del paesaggio che non attiene al merito degli abitanti, che dovrebbero vigilare sul grande patrimonio naturalistico da salvaguardare e trasmettere. Purtroppo l’avidità di pochi e la resa di molti  di fronte ad una corruzione trasversale rendono faticoso il cammino virtuoso di chi ama vivere in pace la pace.  La tentazione subita dagli stessi abitanti dell’Isola e delle realtà ambientali più belle e ricche di cultura del Paese è quella di suggerire ai cittadini un’idea proprietaria della natura e non quella della fruizione e della custodia della bellezza da valorizzare ed affidare alle generazioni future. Molto spesso Il Presidente Vacca ha  invitato a pensare in modo approfondito sull’ambiente che ci circonda, sulla bellezza da accrescere e non soltanto da salvaguardare. Sembra oggi un segno di contraddizione l’insistenza intorno all’armonia da raggiungere, che confligge con il rumore che rischia di diventare di casa finanche a Capri. Lo stesso percorso del Premio ha trovato non sempre comprensione e strade asfaltate, ma spesso ciottoli e qualche sgambetto un po’ provinciale. Non tutti, anche tra gli Amministratori della nostra Regione, hanno compreso che la cultura libera, offre un senso alla vita e che il Premio è ormai patrimonio del Paese ed ha una indiscutibile valenza letteraria e culturale.

Bisogna ringraziare i singoli sostenitori del Premio, che, insieme ad Associazioni , ad imprenditori, alla Federazione degli albergatori sostengono il Premio con generosità e bisogna auspicare che la partecipazione sia corale e che vi sia consapevole attenzione specifica da parte degli operatori dell’informazione. Non tutti colgono il senso di un evento che è altro dal solito congresso di professionisti che scelgono Capri o dal banale incontro di personaggi da vetrina, che alimentano la cronaca della superficialità e della vuota immagine. La presidenza della  giuria da parte del prof. Lorenzo Ornaghi, già Rettore della Università Cattolica e Ministro della Repubblica, che succede  al prof. Francesco Paolo Casavola , affiancato da Grazia Bottiglieri, Ermanno Corsi, Vincenzo De Gregorio, Marta Murzi Saraceno e dalla brillante Fabiola Vacca aggiunge motivazioni ulteriori perchè il Premio venga rispettato sempre nell’ispirazione e sostenuto adeguatamente.
Occorre che vi sia una risposta di saggezza da parte degli stessi Amministratori ad ogni livello. Bisogna dire che la presenza del Sindaco di Capri De Martino e dell’Assessore di Anacapri Farace è stata gradita, così come le congratulazioni inviate dal Sindaco de Ruggieri di Matera, futura capitale europea  della cultura, sono state considerate come un riconoscimento più che apprezzabile. La nostra Costituzione all’art.2 ed all’articolo 9 afferma che lo Stato riconosce, garantisce, promuove i diritti, la cultura. Non è affidato alla ‘discrezionalità’ del potere l’ adempiere a quei doveri costituzionali nei riguardi di attività che favoriscono la costruzione dell’identità dell’uomo e di una intera comunità. Invece accade nel nostro territorio che numerose scelte siano legate alla logica dell’appartenenza o a miserabili convenienze elettorali e che vengano create strumentali contrapposizioni. Mi chiedo come sia possibile non concentrare ogni
attenzione in determinati territori intorno ad iniziative di qualità. Troppo spesso, mentre si svolgeva il Capri San Michele, in
contemporanea altre iniziative di minore valore venivano programmate quasi a volerne sminuire la valenza. Resta nella memoria un concerto a Capri, in verità tenuto da un ottimo artista,  mentre ad Anacapri il cardinale Ratzinger veniva premiato. Le repliche ci sono e ci sono state quasi ogni anno nel giorno di San Michele. E questi episodi sono da ricordare con tristezza.
Sarebbe interessante se gli amministratori di Capri assumessero con orgoglio il merito di contribuire e promuovere i valori suggeriti dal Capri – San Michele e se il Governo regionale con intelligenza considerasse il Premio come inserito nel quadro complessivo di una politica fatta di idee e progettualità. Ecco per i più giovani una grande occasione per testimoniare da Capri che la vita può essere vissuta rifiutando di essere soprammobili in una piazza che rischia di essere mercato per i fruitori del nulla.