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Alla mia porta c’é la fila di cittadini che vengono a denunciare………………………….”

“ALLA MIA PORTA C’E’ LA FILA DI CITTADINI CHE VENGONO A DENUNCIARE”,HA DETTO  IL PROCURATORE CAPO  DI CATANZARO NICOLA GRATTERI DI RECENTE

Gratteri,uno dei migliori Procuratori esistenti nel Paese,che riscuote  la simpatia e la fiducia degli italiani onesti.

Si fa un grosso errore quando si generalizza  e si confonde il grano con il loglio giudicando  le istituzioni tutte marce.

Le istituzioni le fanno gli uomini e le donne che le occupano e se essi non sono trasparenti e puliti anche le istituzioni finiscono per essere marce.

Ci fa molto piacere  che quelli del M5S hanno detto  nei giorni scorsi che quando andranno al Governo,chiameranno Gratteri a fare il Ministro dell’Interno.

Tutto il contrario di Renzi,il quale,inizialmente disposto a fare la stessa cosa,pressato evidentemente da qualcuno,ci ha ripensato e ha lasciato Gratteri fuori.

Un segnale,questo,inquietante e che fa pensare molto.

Nostri amici calabresi ,abituati a frequentare ,per il ruolo che svolgono,le Procure ,ci hanno confermato che la porta dell’ufficio di Gratteri é sempre aperta e che bisogna fare  la fila per parlargli.

Un segnale altamente positivo in quanto rivelatore del livello di fiducia e di credibilità che egli riscuote fra i cittadini perbene.

Quando volete giudicare se un magistrato,un ufficiale,un questore,o un investigatore qualsiasi fa bene o male il suo mestiere,domandate loro quante sono le persone che giornalmente riceve o contatta.

Se non riceve nessuno o ne riceve appena qualcuna  vuol dire che quell’investigatore o quel magistrato non valgono.

Alcuni anni fa un alto ufficiale di un Corpo Speciale  venne a trovarci e la prima domanda che ci fece fu :”Quanti mafiosi avete fatto arrestare?”

Quando gli rispondemmo “Riteniamo parecchi,colonnello”,allora aggiunse:”Bene,perciò sono venuto da voi”.E parlammo a lungo,per ore e quel colloquio portò ad un importante operazione.

Per noi associazioni antimafia  vale il numero di mafiosi che riusciamo a far arrestare ,per i magistrati e gli investigatori vale il livello di fiducia che riescono a conquistarsi fra la gente onesta.

L’altro giorno nel vibonese c’é stato un pentito.

Uno che conta,non un quaquaracquà,ci hanno detto amici di quella zona che hanno aggiunto:”massoni e ndranghetisti stanno tremando e vedrai fra poco quante persone  che hanno fatto per 50 anni il loro comodo verranno arrestate”.

Di pentiti ndranghetisti se ne contano pochi in quanto l’organizzazione che essi hanno,basata tutta su legami familiari,non consente la rottura con il sistema.

Ma a Reggio Calabria c’è Cafiero de Raho e a Catanzaro c’é Gratteri ,due giganti amati dalla gente perbene  ed i risultati si vedono.

E siamo solo all’inizio.