FAIDA DI PONTICELLI
Guerra tra il clan dei ‘Fraulella’ ed i rivali parla il pentito: «Così uccidemmo uno dei De Micco»
Ricostruito, tramite la confessione di Raffaele Stefanelli, uno degli omicidi che aprirono la contrapposizione armata
di REDAZIONE
Obiettivo dell’agguato era Roberto Boccardini quanto esponente del clan De Micco. All’epoca devo precisare che io e Righetto eravamo parte di un gruppo autonomo del rione De Gasperi, con Pasquale Austero e Antonio Tarantino, poi ucciso, che aveva stretto rapporti prima con Antonio D’Amico in carcere e poi con Giuseppe D’Amico, con il quale avevamo raggiunto un accordo per attaccare i De Micco. Ho conosciuto Raffaele Canfora come fornitore di droga dei D’Amico e iniziai ad acquistare lo stupefacente da lui. Nel tempo si sono verificati degli screzi, prima per la cattiva qualità di una partita di cocaina che lui aveva venduto al marito della sorella di “Chernobyl”. Poi ci fu un secondo problema, sempre per la cattiva qualità della droga che aveva fornito questa volta a Giacomo D’Amico. Decidemmo allora di truffarlo, io e Giacomo D’Amico, acquistando otto chili di fumo per non pagarli».
fonte:www.internapoli.it