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LA SAGA CRIMINALE DEI BALIVO. Silvestro uguale Gaetano. Quando quest’ultimo presentò il suo congiunto al braccio destro di Michele Zagaria, dicendo: “Lui è come se fossi io”

LA SAGA CRIMINALE DEI BALIVO. Silvestro uguale Gaetano. Quando quest’ultimo presentò il suo congiunto al braccio destro di Michele Zagaria, dicendo: “Lui è come se fossi io”

E in quella stessa occasione Silvestro annuì in silenzio. Le due telefonate in occasione del misterioso viaggio ad Altopascio e per organizzare un incontro segreto dietro al cimitero di Trentola

TRENTOLA DUCENTA – Sono due persone, due fratelli ma in realtà sono una sola persona. Per il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli, Federica Colucci, tra Silvestro Balivo e il fratello Gaetano c’è il segno di “uguale” negli affari, nelle società, nelle fidejussioni bancarie, ma anche nella comunicazione diretta con noti camorristi. Massimiliano Caterino è perentorio “incontrai per la prima volta i due fratelli insieme, prima di diventare amico personale e di famiglia. Gaetano mi disse immediatamente che potevo esprimermi liberamente rispetto ai miei rapporti con Michele Zagaria e che mio fratello Silvestro  come se fossi io.

Massimiliano Caterino nota anche che subito dopo questa frase, Silvestro Balivo annuì senza parlare, evocando, secondo noi, se il racconto del pentito è esatto, un tipico gesto di assenso o di semplice segnalazione di un umore dei mafiosi di un tempo.

La formulazione dell’incolpazione che induce il gip ad arrestare Silvestro Balivo che oggi, a distanza di più di 5 mesi dall’ordinanza Jambo, si avvia insieme al fratello ad essere processato, consiste anche in una relazione che diventa in pratica sovrapposizione di quello che diversi collaboratori di giustizia raccontano: Massimiliano Caterino ma non solo, citate anche le dichiarazioni di Francesco Della Corte, Dario De Simone, Michele Barone e Francesco Cantone.

Silvestro Balivo si occupava soprattutto di cambio di assegni, anche ingenti che i camorristi gli consegnavano, E quando al telefono parlava col fratello, il linguaggio era sempre criptico, spiegabilmente criptico secondo il giudice, solo perchè Silvestro Balivo partecipava pienamente a un contesto di azioni criminali. Due le intercettazione selezionate dal gip per motivare la decisione di arrestare in carcere Silvestro: quella riguardante le conversazioni con il fratello Gaetano quando quest’ultimo si reca in toscana ad Altopascio in una trasferta che, secondo i magistrati, ha avuto come obiettivo, probabilmente raggiunto, l’incontro con l’allora latitante Michele Zagaria, la seconda riguarda una telefonata in cui Gaetano Balivo comunica l’urgenza di un incontro con il fratello che, stranamente, ma non stranamente secondo il gip, deve avvenire di nascosto dietro al cimitero di Trentola, quando due fratelli che devono incontrarsi da soli non danno nell’occhio mai, neanche in una pubblica piazza, neanche in un’aula di tribunale.

G.G.

 

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELL’ORDINANZA JAMBO

 

9.2. Balivo  Silvestro

L’ indagato risponde del reato contestato al capo a) della rubrica.

Plurime  ed innumerevoli dichiarazioni di accusa a suo carico sono state rese dai collaboratori di giustizia CATERINO Massimiliano, DE SIMONE Dario, DELLA CORTE Francesco, BARONE Michele, CANTONE Francesco e riportate nel capitolo 3 dedicato alla vicenda del Jambo.

Sul suo conto  vengono in rilievo ulteriori apporti dichiarativi che in modo convergente e coerente lo collocano nell’orbita del clan dei casalesi, ed in particolare, prima nella sfera di influenza di Dario DE SIMONE e poi in quella di Michele ZAGARIA.

 

DE SIMONE Dario in data 28.01.2000

“….omissis… ADR: per la verità BALIVO SILVESTRO si è sempre messo a disposizione allorchè io gli chiedevo di cambiarmi degli assegni o dei titoli a volte di grossi importi. Tra questi vi erano anche assegni che ci davano gli imprenditori per il pagamento delle tangenti. Non sono in grado di indicare con precisione da chi erano rilasciati questi assegni, ma posso dire che in alcuni casi si è rivolto ai BALIVO anche ZAGARIA Vincenzo.….omissis…”

DELLA CORTE Francesco 

In data 13.09.2010

“…omissis… A questo punto si sottopone al collaboratore un album fotografico composto da 53 fotografie ed a seguire da 41 frammenti estrapolati da filmati ne corso delle indagine da parte del ROS.…omissis…

Nella foto n°34 riconosco GAETANO BALIVO, una persona di grande spessore all’interno del clan  e vi posso, dire attraverso una metafora, che quando vedo lui e come se vedessi Michele Zagaria, per il rapporto di strettissima collaborazione e amicizia fra i due dal punto di vista criminale. Posso dire che è una persona più vicina a Michele Zagaria più dei suoi stessi fratelli. E ritengo che abbia un ruolo fondamentale nella gestione della latitanza di Michele Zagaria. È soggetto che ha contatti influenti sia dal punto di vista politico che economico.…omissis…

Si riportano le generalità dei soggetti raffigurati nelle 53 fotografie sottoposte al collaboratore: 

  1. BALIVO GAETANO nato a Trentola Ducenta il 15/03/1961

…omissis…

ADR spontaneamente voglio aggiungere che oltre a GAETANO BALIVO persone particolarmente vicine a Michele Zagaria sono SILVESTRO che è il fratello di GAETANO BALIVO e Sandro Falco titolare del Jumbo.…omissis…”

In data 20.12.2010

“…omissis…. L’Ufficio pone in visione al collaborante l’album fotografico prodotto in data odierna dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta contenente 36 fotografie di personaggi legati al clan dei casalesi.…omissis…

Foto 17: è un volto noto ma non ricordo il suo nome. L’Ufficio da atto che si tratta di BALIVO SILVESTRO nato a Trentola Ducenta (CE) il 22.03.1954. Ora che mi dite il nome lo ricasco, si tratta del fratello di Gaetano. L’ho visto più volte parlare con esponenti del clan Zagaria sul suo deposito. …omissis…”

BARONE Michele in data 09.09.2010

“…omissis… A.D.R. in verità Setola, nella primavera-estate del 2008 si lamentava, anche in mia presenza, all’indirizzo di Massimo Napolano, Salvatore Santoro ed altri, perché  […], così come l’imprenditore SILVESTRO BALIVO e voleva che pagasse anche a lui l’estorsione. Setola mandò me e Santoro a cercare a […] per imporgli la tangente, ma il […] si nascondeva e quindi non si faceva trovare. Nello stesso modo Setola andava cercando anche altri imprenditori facoltosi della provincia di Caserta in  particolare […] e […] e anche GAETANO e SILVESTRO BALIVO. […] Le voglio anche precisare che a SETOLA non interessava nulla che questi imprenditori fossero contigui a ZAGARIA Michele come […] GAETANO BALIVO e SILVESTRO BALIVO o al gruppo di Nicola SCHIAVONE come …omissis…”

CATERINO Massimiliano 

In data 02.05.2014

“…omissis…L’Ufficio pone in visione al collaboratore un album fotografico redatto dalla Squadra Mobile di Caserta e depositato in data odierna, che costituisce parte integrate del presente verbale,  composto da nr. 24 fotografie progressivamente numerate dalla nr.01 alla nr.24 e prive di generalità.…omissis…

A.D.R. LA foto nr. 4 è BALIVO Silvestro fratello di Gaetano, anche di lui posso parlare. L’ufficio da atto che così è.…OMISSIS…”

Fondamentali ai fini di un’esatta comprensione del ruolo di Silvestro BALIVO sono le dichiarazioni rese dal predetto CATERINO in data 16.06.2015, non solo perché le dichiarazioni provengono da uno dei soggetti più vicini a Michele ZAGARIA ma anche perché il CATERINO aveva un rapporto diretto e di frequentazione continua con Silvestro BALIVO, dunque, il CATERINO riferiva vicende da lui personalmente vissute:

“…omissis…A.D.R. Con riferimento a BALIVO Silvestro che ho già riconosciuto nel corso di individuazione fotografiche e la cui abitazione ho anche mostrato nel corso di un sopralluogo con la polizia giudiziaria, posso dire che seppure rispetto al fratello Gaetano era più defilato  e meno esposto, per noi  del clan ZAGARIA era persona di fiducia al pari di Gaetano BALIVO. Quando ho conosciuto per la prima volta, il  BALIVO Gaetano,  alla fine degli anni ’90 era presente anche Silvestro. L’incontro avvenne a Trentola Ducenta nel vecchio deposito di materiale edile della famiglia BALIVO. Erano presenti, sia, come ho detto Gaetano che Silvestro BALIVO e Gaetano. Io dovevo portare una imbasciata di Michele ZAGARIA, se non ricordo male. Mi presentai, ovviamente come braccio destro e persona di fiducia di Michele ZAGARIA. Ricordo che Gaetano BALIVO, disse, essendo presente il fratello che, Silvestro era come se fosse lui stesso. Mi disse che lui e Silvestro erano una cosa sola, per cui le imbasciate di Michele ZAGARIA  o di altri “amici” potevo darle, tranquillamente, quando lui non c’era, a suo fratello Silvestro, il quale ovviamente assentì. Divenni di famiglia, e con ciò intendo dire, non solo che collaboravamo nell’ambito delle attività del clan, ma che, ci frequentavamo anche come famiglie con sia con Gaetano che con Silvestro BALIVO. Andai ad esempio, alla festa di 18 anni di Michele BALIVO figlio di Gaetano da confondersi con l’altro Michele BALIVO figlio di Silvestro che se non sbaglio ha il titolo di avvocato. Questa festa, si tenne a Baia Domizia nella villa di proprietà dei BALIVO che è anche dotata di piscina. Ciò avvenne, più o meno negli anni 2004/2005. In altre circostanze ci siamo scambiati i regali, come nel caso del mio matrimonio, avvenuto nel 2003 allorquando Gaetano e Silvestro mi fecero, insieme, il regalo, mettendo in una “busta” come di consuetudine dalle nostre parti del denaro, ricordo che era una bella cifra, trattandosi di 5000 euro. Per motivi prudenziali, ovviamente nessuno dei BALIVO venne al mio matrimonio che venne celebrato nella parrocchia, Santa Croce, sita in piazza Guglielmo Marconi di San Cipriano d’Aversa da Don Carmine Schiavone. Tanto chiarito, posso dirle, che, molto spesso, dalla fine degli anni ’90 certamente con cadenza settimanale e talvolta giornaliera mi incontravo con BALIVO Gaetano e anche con BALIVO Silvestro. I due, erano soci, anche se non so dirle a chi fossero intestate le loro società, in tutte le attività imprenditoriali che svolgevano sia in quelle edilizie che nel commercio. Quando non c’era Gaetano, parlavo con Silvestro e lasciavo a lui le imbasciate e a volte era lo stesso Silvestro a consegnarmi dei soldi destinati a Michele ZAGARIA per attività economiche che avevano insieme. Voglio dire, che vi era proprio un rapporto personale con i due fratelli  BALIVO. Ad esempio, quando avevano dei problemi con Raffaele  CANTONE che come ho già spiegato avanzava continue richieste estorsive mi chiamavano e chiedevano il mio intervento. Io mi prodigavo per loro sia intervenendo su Raffaele CANTONE per riportarlo ad un comportamento meno aggressivo, sia informando Michele ZAGARIA dell’accaduto. Come ho già spiegato con i CANTONE si giunse all’accomodamento di dargli una ricca provvigione purché non dessero fastidio ai FALCO/BALIVO. Eguali interventi ho dovuto fare su loro richiesta allorquando avevano problemi con i bidognettiani a Parete, dove il cognato di BALIVO aveva un negozio di mobili. Io stesso parlai con Raffaele BIDOGNETTI e sistemai la cosa. ….omissis…”

Premesso che, le dichiarazioni del CATERINO sono convergenti rispetto a quelle degli altri collaboratori e che in punto di fatto la Squadra Mobile ha riscontrato la circostanza del matrimonio con testimoni CAPALDO Raffaele e ZAGARIA Beatrice  ( cognato e sorella di Michele ZAGARIA ), si osserva che le circostanze oggettive di conferma alle plurime dichiarazioni accusatorie sono rinvenibili su due diversi profili.

 

Sotto un primo profilo rilevano le  intercettazioni nelle quali, sulla falsariga di quanto riferito dal CATERINO, risultava che Silvestro BALIVO non solo svolgeva un ruolo di supporto per il fratello Gaetano ( laddove lo stesso era impegnato in attività di interesse del clan ) ma si relazionava in prima persona, sia pure in modo riservato, con gli altri affiliati. Si richiamano le conversazioni tra i due fratelli monitorate in occasione del viaggio  ad Altopascio di Gaetano BALIVO (par. 8.4.); tali intercettazioni per le cautele adoperate tra gli interlocutori  dimostrano come le attività illecite cui il viaggio di Gaetano Balivo , Basco e Pagano   era finalizzato, erano note e  condivise anche da Silvestro Balivo.

 

Importate notare al fine di  riscontrare quanto affermato da CATERINO Massimiliano, laddove chiariva che gli affiliati del sodalizio in prima battuta, di norma, cercavano il contatto con Gaetano BALIVO, ma che, ove ciò non era possibile ovvero opportuno automaticamente si prendevano contatti con il fratello Silvestro – il contenuto delle conversazioni che di seguito si riportano:

 

Alle 15:45, DIANA Giuseppe avvisava il cugino Giovanni che neanche l’imprenditore BALIVO Gaetano era rintracciabile, ma che tuttavia era riuscito a contattare il di lui fratello  BALIVO Silvestro. Appresa la notizia, GAROFALO Giovanni rappresentava l’assoluta necessità di contattare BALIVO Gaetano per questioni urgenti.

Decreto nr. 823/09 RIT DDA del 11.02.2009 – Prog. nr. 399 del 02.03.2009 – ore 15:45 – utenza 3201745779 in uso a GAROFALO Giovanni – in uscita verso l’utenza 3381292910 in uso a DIANA Giuseppe All. 1 – Int.

GAROFALO Giovanni chiama DIANA Giuseppe.

DIANA Giuseppe:pronto?

GAROFALO Giovanni:uehe…

DIANA Giuseppe:oh

GAROFALO Giovanni:cosa hai fatto?

DIANA Giuseppe:aspetta un attimo ti chiamo io fra poco

GAROFALO Giovanni:ma ci sta

DIANA Giuseppe:no…! Sto parlando con il fratello 

GAROFALO Giovanni:eh… digli… fallo chiamare un poco… devi dire che è urgente!!

DIANA Giuseppe:eh va bene.. ciao, ciao

GAROFALO Giovanni:se è qualcosa mi chiami

DIANA Giuseppe:eh ciao

GAROFALO Giovanni:ciao

L’ “imbasciata” comunque era stata fatta e da questo momento toccava a BALIVO Silvestro contattare suo fratello il quale, a sua volta, avrebbe provveduto a rintracciare BASCO Oreste e PAGANO Pasquale.

La telefonata, infatti, non tardava ad arrivare.

Ed infatti dopo una serie di tentativi non riusciti da parte di Silvestro BALIVO di contattare suo fratello Gaetano, era proprio quest’ultimo che alle ore 15:50, tornato raggiungibile, contattava suo fratello ed attraverso l’uso di una terminologia criptica, apprendeva che della impellente necessità di incontrarsi.

Decreto nr. 1155/09 RIT DDA del 27.02.2009 – Prog. nr. 236 del 02.03.2009 – ore 15:50 – utenza 3392740710 in uso a BALIVO Gaetano – in uscita verso l’utenza 3351261701 in uso a BALIVO Silvestro All. 2 – Int.

BALIVO Gaetano chiama BALIVO Silvestro.

BALIVO Silvestro chiede di venire fuori al cimitero che ha trovato un’altra mattonella, infatti, dice che gliela vuole far vedere lo invita a venire un minuto dietro al cimitero. BALIVO Gaetano, senza replicare, subito acconsente e gli dice che tra cinque minuti lo raggiunge.

Si ricorda anche, ad ulteriore conferma della circostanza che, effettivamente, la persona ricercata da GAROFALO Giovanni fosse BALIVO Gaetano, emergeva durante un servizio di osservazione condotto dal R.O.S. il successivo 24.03.2009.

Nell’occasione, si notava la presenza dell’imprenditore BALIVO Gaetano nei pressi di un cantiere edile di sua proprietà ubicato nelle immediate vicinanze del cimitero di Trentola Ducenta( Relazione di Servizio nr. 43/5-339 del 24.03.2009)

Rilevanti anche i controlli dell’ indagato in compagnia di LICARI Baldassarre, in data 11.11.2008 e in data 12.11.2008.

Invero,  il LICARI è sicuramente un sogggetto vicino al clan dei casalesi. Lo stesso non solo risulta condanno per riciclaggio e tratto in arresto per il reato di favoreggiamento personale ad un esponente del clan dei casalesi, VERDE Alberto, ma risulta controllato in più circostanze con due affiliati del clan ZAGARIA, BASCO Oreste e PAGANO Pasquale nonché con SCHIAVONE Vincenzo detto “il petillo” esponente di vertice del clan dei casalesi.

Il ricorso al  linguaggio critptico utilizzato da Balivo Silvestro nei contatti con il fratello, non solo in occasione del viaggio ad Altopascio (par. 8.4.) ma anche nelle conversazioni quotidiane (cfr. progr. 236 in cui ritorna il codice “mattonelle ” usato anche da Cassandra Luigi) costituisce ulteriore riscontro alle  dichiarazioni dei cdg., atteso che ha una unica spiegazione logica: la condivisione di attività illecite.

PUBBLICATO IL: 26 maggio 2016 ALLE ORE 17:15

fonte:www.casertace.net