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CAMORRA E RICEVIMENTI GRATIS in un ristorante di CELLOLE.

CAMORRA E RICEVIMENTI GRATIS in un ristorante di CELLOLE. Gallo contesta le accuse e si difende: “Mai chiesto di non pagare le cerimonie dei miei congiunti e non ho mai presentato Di Lorenzo…”

SESSA AURUNCA –  I finanzieri del Gruppo Formia al comando del colonnello Andrea Bello, li tenevano d’occhio da tempo e un anno fa, precisamente nel febbraio del 2015, consentirono alla Dda di Napoli di chiedere e incassare l’emissione di un’ordinanza cautelare di Gaetano Di Lorenzo, già detenuto e ritenuto dagli inquirenti, il reggente del clan dei Muzzoni, operante a Sessa Aurunca e dintorni. Assieme a lui venne colpiti dal provvedimento in questione anche Domenico e Pasquale Gallo.

A margine dell’ordinanza emessa dal gip, l’operazione in questione fu caratterizzata da una serie di sequestri di beni dell’ammontare di oltre un milione di euro . Un caseificio, una sala scommesse, auto e veicoli e appunto un supermercato sono finiti nel mirino della magistratura.

A quanto pare le richieste estorsive acclarate ammontavano a circa 3000-5000 euro. Bastava la titolarità dell’appartenenza al cartello criminale sessano per incutere timore e convincere le vittime ad elargire il dovuto. Molti ricevimenti e cerimonie svolte al ‘Mama casa in campagna’, di Federico Falco e Carlo Emini, avrebbero dovuto essere concessi gratuitamente ai familiari degli indagati.

Stamane si è svolta l’udienza nell’ambito del processo incardinato proprio a seguito di questa faccenda. E’ stato ascoltato in tale frangente l’ex guardia penitenziaria, Pasquale Gallo, che ha riferito della sua amicizia con Federico Falco. Inoltre lo stesso avrebbe anche reso noto ai magistrati della sua collaborazione lavorativa  tra la sua attività e il Mama. Ha contestato l’accusa di non aver pagato le cerimonie richieste dai suoi congiunti, nonché di non aver presentato  Di Lorenzo ai proprietari del Mama per perorare qualche concessione a quest’ultimo.

PUBBLICATO IL: 4 maggio 2016 ALLE ORE 19:23