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Cos’é la mafia e……………………….

COSA SIGNIFICA “FARE ANTIMAFIA ” ?

Per impegnarsi a combattere le mafie,é necessario,prima di ogni altra cosa,chiarire con sè stesso “cosa” e “quali” sono le mafie.
Se uno continua a credere che le mafie siano quelle che ci presentano la maggioranza dei media – e,cioé,un insieme di uomini rozzi,incolti,violenti,profittatori,criminali spietati di mezza tacca – cambi idea e propositi.
Le mafie sono “altra” cosa.
Noi suggeriamo sempre ,per comprendere bene cosa sono le mafie,la lettura di un saggio bellissimo che,purtroppo,pochi hanno letto e vogliono leggere.
Si tratta della testimonianza di uno dei più famosi e combattivi Magistrati italiani,di quelli che stanno in prima linea,Roberto Scarpinato.
Il titolo é :

IL RITORNO DEL PRINCIPE

Ed.Chiarelettere.

Si tratta di un’intervista a tutto campo del magistrato ad uno dei più bravi giornalisti d’inchiesta italiani,Saverio Lodato,nella quale Scarpinato spiega che ” non é vero che la mafia é quella che si vede in tv e che i corrotti e i criminali sono una malattia della nostra società. Qui,in Italia,la corruzione e la mafia sembrano essere costitutive del potere,a parte poche eccezioni……”
Ci fermiamo qua.
Ecco,corruzione e mafia sembrano ( sono ,ndr) costitutive del potere.
D’altro canto,lo stesso titolo ” Il ritorno del Pincipe” corrobora questo pensiero che esprime in maniera completa “cosa” é la mafia.
Talché,se la mafia é una componente del “Potere”,diventa incomprensibile e contraddittoria la posizione di quanti presumono di poter combattere le mafie alleandosi al contempo ,o,comunque,compromettendosi fino al punto da trarne benefici,con il Potere.
Se non si é convinti di ciò,é bene lasciar stare e pensare ad altro.
Non si può fare antimafia pensando di servire al contempo Dio e mammona,interessi economici o politici e,comunque,personali e lotta alle mafie.
Le due cose sono incompatibili.
Non si possono fare insieme.
Bisogna scegliere.
Non c’é via di mezzo.
O di qua o di là.
Tertium non datur.
La scelta della lotta alle mafie é e deve essere una scelta radicale,convinta,determinata,disinteressata ,esclusiva.
Noi siamo e dobbiamo essere dei volontari che gratuitamente,anzi,come nel caso nostro,disponibili talvolta a rimetterci di tasca propria.
In questi giorni si sta sviluppando,finalmente,grazie anche a noi che la stiamo divulgando sulla rete,una polemica conseguente alle inchieste giudiziarie che hanno coinvolto e stanno coinvolgendo taluni esponenti del mondo dell’antiracket e dell’antimafia sociale in Calabria ed in Campania.
Alcuni di questi sono stati già arrestati.
Uno schifo che ci disonora tutti perché getta ombre su tutto il nostro mondo.
Noi non vogliamo sostituirci ai giudici ed esprimere giudizi definitivi sulla colpevolezza o meno di questi soggetti.
Ma ci sentiamo offesi noi tutti per quello che avrebbero fatto queste persone accusate di aver usato denaro pubblico,diciamo così, in maniera distorta.
Se risultasse fondato tutto ciò,in galera dovrebbero andare a finire non solo questi signori ma,soprattutto,tutti i responsabili di quegli organismi,associazioni o che altro, che hanno consentito l’accesso di questa gente.
Bisogna,quindi,stare estremamente attenti a chi si accoglie nelle proprie file.
Se si tratta di gente non motivata,con le idee poco chiare,o,peggio,di gente che vuole usare l’Associazione per altri scopi,economici o politici che siano,non va accettata e va subito emarginata.
L’antimafia é una cosa seria e non può essere permesso a nessuno di considerarla un palcoscenico o,peggio ancora,uno strumento per procacciarsi quattrini o voti.
C’é gente che ci muore,che é stata uccisa e sarà uccisa,per combattere le mafie e non é giusto,non é umano,non é cristiano per chi é credente,speculare sul suo sangue.