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Sigilli a villa del pluripregiudicato Amato. Diventerà del Comune di Cisterna

Il Caffè, Giovedì 11 febbraio 2016

Sigilli a villa del pluripregiudicato Amato. Diventerà del Comune di Cisterna

Dalle prime ore di questa mattina Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Carabinieri hanno dato avvio alle operazioni di sgombero e messa in sicurezza di una villa di tre piani con giardino sita in Via Val Diceea, a Cisterna di Latina, di proprietà di Gennaro Amato, attualmente ristretto in regime carcerario. L’immobile è stato destinato al Comune di Cisterna di Latina per le esigenze dei servizi sociali. L’attività si è resa necessaria in quanto benché in data 10 giugno 2014  fosse stato notificato agli Amato l’ordinanza di confisca dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione dei Beni Confiscati alla Criminalità Organizzata della villa, con l’obbligo di liberarla entro 30 giorni, gli stessi continuavano comunque  a viverci. Lo sgombero si è svolto agevolmente e senza alcuna criticità e la ex moglie di Amato, ha consegnato le chiavi della casa e delle sue pertinenze presenziando a tutte le operazioni.

IL PASSATO DI D’AMATO
Personaggio da sempre coinvolto nei “fatti criminali” di droga più salienti della Provincia è stato anche coinvolto nella operazione “Tridente” della Polizia che riguardava droga importata dal Sud America. «Secondo gli investigatori – si legge nella nota della Questura – Amato ed i suoi compagni oltre che a custodire la cocaina, si occupavano anche dello smercio dello stupefacente in alcune regioni diverse dal Lazio, occupandosi in particolare del rifornimento nei “punti vendita” di Napoli e di Lecce. Nel novembre 1998 fu gambizzato davanti alla sua villetta, alla periferia di Cisterna, da due persone a bordo di un’Alfa Romeo. Gli inquirenti, memori della grossa operazione antidroga che lo aveva visto protagonista evidenziarono che si trattava  di un avvertimento proveniente dalla malavita operante nell’ambito del traffico illecito di stupefacenti. Le successive indagini portarono all’identificazione del responsabile del gesto in Carmine Ciarelli, noto elemento di spicco della malavita pontina operante nel traffico di droga e nel prestito di denaro a tassi usurari». Nel settembre 2001, durante il regime di sorveglianza speciale, è stato nuovamente attinto da colpi di arma da fuoco. Tale agguato fu poi ricollegato ad un regolamento di conti. Innumerevoli sono le condanne riportate fin dagli anni 90. Nonostante varie volte abbia beneficiato della misura alternativa dell’affidamento in prova al servizio sociale, adottato per tentare un ravvedimento mai avvenuto, non a caso è rimasto uno dei protagonisti di gravi fatti di spaccio internazionale di sostanze stupefacenti in forma associata. Nel 2008 è stato nuovamente arrestato per traffico illecito di sostanze stupefacenti e per questo condannato in primo grado alla pena di anni 8 di reclusione. Inoltre nel 2010 è risultato coinvolto, per i reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e violazione alla normativa sulle armi, nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “Sfinge” effettuata dalla Squadra Mobile di Latina in collaborazione con il Commissariato P.S. di Cisterna e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Nell’anno 2011 la Divisione Anticrimine della Questura di Latina ha operato a carico di Amato sequestri di beni mobili e immobili per un totale di 1 milione di euro circa. Tra questi la villa oggi oggetto di sgombero, una villa sita in Cisterna di Latina acquistata nel 2003, un appartamento in Cisterna di Latina, acquistato nel 2008 con annessa corte esclusiva di pertinenza, un terreno acquistato in Cisterna di Latina nel 2009, consistenza 5 are, un autoveicolo TOYOTA IQ, immatricolato nel 2009 ed intestato ad AMATO Gennaro,un autoveicolo BMW X5 3.0D, immatricolato nel 2005 ed intestato alla ex moglie; un autoveicolo BMW AG immatricolato il 05.09.2007 ed intestato alla convivente».