Cerca

Senza parole!!!!!!

 di Valerio Iuliano
Sessanta progetti di fatto mai realizzati, pur essendo stati finanziati con 1,8 milioni di euro di fondi pubblici. Le risorse per i fantomatici progetti venivano assegnate dalla Camera di Commercio di Napoli alle associazioni di categoria. Lo scenario è stato ricostruito a seguito degli accertamenti eseguiti dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti.

Ventisei gli inviti a dedurre, per un danno erariale di circa 2 milioni di euro. La Guardia di finanza ha notificato anche sequestri conservativi ai danni di 8 persone fisiche e due giuridiche, per un valore complessivo di 1,8 milioni di euro.

Tra i finanziamenti elargiti senza nessun esito concreto, spiccano ad esempio quelli concessi ad alcuni Comuni per le luminarie di Natale 2013. O ancora le risorse assegnate per i “centri commerciali naturali” da svolgere in Canada, con tanto di escursione presso le cascate del Niagara. “Si tratta di una vera e propria Parentopoli, con risorse elargite – ha spiegato il procuratore generale della Corte dei Conti Tommaso Cottone oggi in una conferenza stampa – da un rappresentante dell’ente camerale a moglie e figli. La Camera di Commercio ha abdicato alla sua funzione istituzionale. Quello che è emerso dalle indagini è solo la punta dell’iceberg. Si tratta della prima tranche di un’inchiesta che proseguirà”. Le indagini hanno coinvolto, tra gli altri, il presidente della Confcommercio Pietro Russo e l’ex membro della giunta dell’ente camerale Vincenzo Longobardi. Invitato a dedurre l’ex presidente della Camera di Commercio Maurizio Maddaloni.

Tra le persone coinvolte – dell’indagine riferisce oggi l’edizione napoletana di Repubblica – in quella che è stata definita dal procuratore generale della Corte dei Conti della Campania, Tommaso Cottone, «una vera e propria Parentopoli», Pietro Russo, presidente Confcommercio Napoli, un componente della giunta della Camera di Commercio, Vincenzo Longobardi e l’ex presidente della Camera di Commercio di Napoli (attualmente commissariata), Maurizio Maddaloni, a cui viene contestato l’omesso controllo.