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.Bisogna assolutamente “capire “ il perché NON si é voluto indagare sulla provincia di Latina .Cosa c’é “sotto” perché Latina riveste un’importanza particolare,più di un’altra provincia,in quanto essa é alle porte della Capitale. “Bloccare” Latina significava – e significa – bloccare Roma.Nel Lazio c’é stata sempre,dalla prima Repubblica,una trasversalità politica inquietante fra soggetti contrapposti ,una trasversalità fra gruppi di entrambi le parti che si dividevano il dominio sui territori,con uno destinato al controllo e al dominio nella Capitale e nell’Alto Lazio e l’altro a quelli da Roma in giù..Con ,ovviamente,una sorta di cabina di regia .Poi gli equlibri sono in parte saltati con l’avvento del PSI e degli altri partiti minori sempre,però,impantanati negli appetiti dei due più grandi.Oggi la situazione non si é modificata di molto.

Il “sistema” ha sempre delle sue “logiche” e per capire i fatti  bisogna tenere conto di queste.Esse sono la fonte di ogni comportamento,di ogni atto.Chi ha avuto  l’onere  di operare  a certi livelli,anche se in tempi lontani,  intuisce subito  quello che può esserci “sotto”.Sente la “puzza” e gli uomini non contano;conta solo il “sistema” che  è la “mamma” di tutti coloro che l’accettano.Ne sono lontani,da quelle “logiche”,solamente coloro che  sono contro il “sistema”.
C’é stato chi  ha sempre sostenuto che la mafia si combatte a Roma,non a Palermo,a Reggio Calabria,a Napoli o  a Canicatti’.E’ la verità perché il Potere ,quello che Scarpinato chiama il Principe (leggete  “ Il ritorno del Principe” di Roberto Scarpinato se volete capire  la mafia ) sta a Roma  ed é  costituito da una serie  di intrecci , i più inimmaginabili .
Non é vero che  mafia e potere  sono due entità che ,stando sulle stesso territorio,o si combattono o si alleano. No. Entrambi,mafia e potere, fanno parte del “sistema” e si autolegittimano entrambi,vicendevolmente,come un unicum,la stessa entità.
Il discrimine,la differenza,sta tutto in “chi sta con e nel “sistema” e chi non c’é  ed é contro il “ sistema.”
Tutto qua.
Semplice.
Semplicissimo:
La battaglia é impari  perché il “sistema” si  mimetizza e  si autorappresenta con mille facce,la faccia truce della mafia storica  e quella dolce,dei colletti bianchi,delle menti raffinate ,del  sindaco popolare,del politico sensibile ,del professionista perbene ,della persona della porta accanto.
E’ difficile per la maggioranza della gente individuarlo ,quello in versione  non truce e rozza ,per i pregiudizi o per le ideologie .
C’é sempre da diffidare  di coloro che sono accecati dalle ideologie.Non sanno guardare …….al di là,oltre lo steccato.
Sei portato,d’impeto, a non pensare mai che il sindaco bonaccione ,quello che ascolta la gente o che vedi a messa ,l’avvocato,l’ingegnere ,il parlamentare  che ti abbraccia ,facciano parte del “sistema”,soggettivamente o oggettivamente .
Ed invece lo sono.  Anche nell’associazione antimafia  ci sono e alla lunga,con un pò di acume,te ne accorgi perché ti frenano,ti bloccano,fanno del tutto per non farti assumere alcune decisioni che  non sono in linea con il “sistema”,ti si mettono “contro” se tu  ti ostini a mantenere  la linea .
Quando qualche amico  ,parlando di Latina,ci fa alcuni nomi come responsabili di quanto  é avvenuto ed avviene ,ci viene da ridere perché,venendo da lontano e conoscendo certi meccanismi  -le “logiche”- comprendi subito che  si vola basso.
Conosciamo tutti i limiti  ed i livelli l’uno dell’altro ,fra noi stessi. e in  questo  bisogna essere ……………un tantino “andreottiani” nel senso che é sempre utile ammettere che ………….”a pensar male si fa peccato ma in genere ci si azzecca”.Bisogna saper comprendere ,ad esempio,nell’ambito politico,fin dove arriva la politica e da dove cominciano  il malaffare.,la mafia,il “sistema”,le madri ed i padri  delle interrelazioni,degli intrecci,delle trasversalità affaristiche ,mafiose o massoniche che  siano.
Ordunque,chi scrive,qualche idea  ce l’ha al riguardo,su chi  sta “sopra”,anche perché qualche notizia prima o poi ti arriva .Magari apparentemente insignificante ma che il  tuo acume ti consente di  ricostruire certi rapporti,certe frequentazioni,certi intrecci,certi interessi comuni.Indipendentemente dai colori e dalle tessere.. Un’idea che  non  si può manifestare ,non la si  può  confidare,per mille ragioni,non ultima delle quali  l’incapacità o la mancanza di volontà di  “capire”…………
Su quella idea ,però,bisogna lavorarci –ne vale la pena –,se si vuole  scoprire  cosa c’é “oltre il muro” e CHI  vi si nasconde .
Ci arriveremo  ed anche presto.