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Non si rendono nemmeno conto che l ‘ammettere di non essere venuti a conoscenza della morte di Casamonica e dell’organizzazione dei suoi funerali é un’ammissione implicita di colpevolezza.

l Prefetto – che per legge ha la responsabilità di tutta la prevenzione antimafia  e che,peraltro,é colui che presiede il Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico ed é colui,quindi,che dà le direttive e gli input alle forze dell’ordine –non  può fare un’ammissione del genere perché,altrimenti,dichiara che lo Stato non ha più il controllo del territorio e che,peggio ancora,le forze dell’ordine non assolvono ai compiti cui sono chiamate.
Una conferma,quest’ultima,della fondatezza di quanto noi  della Caponnetto andiamo sostenendo da sempre.
Purtroppo.
L’assessore alla legalità al Comune di Roma – un  bravo magistrato esperto in problemi di mafia in quanto proveniente dalle DDA- ha fatto bene a denunciare in una dichiarazione alla stampa che l’ex Prefetto di Roma Pecoraro  sosteneva che a Roma non esiste la mafia.
Noi,nel ringraziarlo per la sua chiarezza e per il suo coraggio di dire cose che nessun altro ha mai avuto il coraggio di dire,abbiamo fatto rilevare che anche i predecessori di Pecoraro – eccetto Mosca che fu subito allontanato-sostenevano la stessa cosa.
2 + 2 fa quattro : se i Prefetti precedenti  dicevano che a Roma non c’é mafia e se quello attuale dice che non é stato informato sui movimenti e i fatti della famiglia Casamonica ,vuol dire che a Roma non si sono mai fatte indagini sulle mafie.E,quando a Roma,capitale d’Italia,dove ci sono i comandi generali ed anche quelli regionali,non si fanno indagini  per quanto riguarda la mafia,vuol dire ancora che nel Lazio e nel Paese non si fanno indagini.
In effetti inchieste e processi contro le mafie a Roma si sono cominciati a fare solamente da quando sono arrivati nella Capitale Pignatone e Prestipino.Ma ormai le mafie hanno letteralmente occupato Roma e sarà estremamente difficile sottrarre ad esse un benché minimo spazio.Pignatone e Prestipino non possono fare i miracoli quando ormai il tessuto é quasi tutto marcio,a cominciare da quello politico,a quello istituzionale ed anche a quello economico e sociale.
Colpa dei cittadini romani che vedevano ma non parlavano e che,peraltro,eleggevano quei soggetti che abbiamo visto e vedremo tutti o quasi passare dalle patrie galere.