Cerca

Attività delle mafie a Latina e sul litorale romano

Roma, 8 marzo 2004

On. Presidente della Repubblica
On. Ministro degli Interni
On. Ministro della Giustizia
On. Presidente Commissione Parlamentare Antimafia
Al Procuratore Nazionale Antimafia
Alla Procura Distrettuale Antimafia
Al procuratore Generale della Corte d’Appello – Roma
Alla Direzione Investigativa Antimafia – Roma

OGGETTO: Attività delle mafie a Latina e sul litorale romano.

Finalmente un primo dato positivo. Chi fino a ieri negava l’esistenza del fenomeno mafioso in provincia di Latina e nel quadrilatero Pomezia-Ardea-Anzio-Nettuno o ne ridimensionava i contorni o, peggio, taceva, oggi comincia ad ammetterla.

Restano ancora molte zone d’ombra sul piano della lettura dello stesso fenomeno: una lettura “minimalista” che mira a disegnare la mafia più come un fenomeno di criminalità comune, da contrastare con la repressione, anziché di criminalità per lo più economica che esige un duro lavoro di intelligence a monte, e non quando il danno è già stato fatto, con… “più Guardia di Finanza” che accerti “provenienza” e “movimentazioni” di capitali, oltreché gli intrecci fra politica, affari e mafie. La mafia non può vivere se non trova sponda nella politica ed è, quindi, su questo crinale che bisogna indagare e colpire!

C’è un aspetto inquietante che va chiarito subito e definitivamente. Al riguardo chiediamo con forza ai Ministri Pisanu e Castelli di disporre severe inchieste. Secondo il SILP-CGIL, in provincia di Latina “noti clan malavitosi operano in vari settori dell’economia portante” e – aggiunge il giornale che riporta il comunicato sindacale – “nessun procedimento penale risulta avviato a loro carico”.
E’ un’accusa gravissima che noi non intendiamo lasciar cadere nel vuoto: un’accusa confermata dalle dichiarazioni di un sostituto della Procura della Repubblica di Latina che ha riconosciuto che in provincia di Latina… “non sono state emesse finora condanne per reati di stampo mafioso”!
Il Sottosegretario agli Interni Mantovano, in una nota al Sindaco di Latina, ha di recente accennato a legami fra criminalità organizzata e… imprenditori locali.
L”Espresso”, circa un anno fa, in due servizi sui lavori del Porto di Gaeta, ha citato nomi di esponenti politici regionali e nazionali che sarebbero stati contattati da Cosa Nostra.
Noi sappiamo che almeno dagli anni ’90 – se non dal periodo del famigerato “grattacielo” che i “cavalieri dell’Apocalisse” catanesi tentarono di realizzare in Via Ufente, a Latina, prima dei lavori che gli stessi furono chiamati a realizzare nell’ospedale di Terracina – i Carabinieri dell’allora maggiore Messina ed altri corpi hanno consegnato alla Procura della Repubblica di Latina corposi rapporti sulle attività economiche delle mafie sul territorio pontino. Dalla lettura di tali rapporti probabilmente si evinceranno anche responsabilità di esponenti politici. Come mai la Procura della Repubblica di Latina, la Prefettura, ecc, non hanno promosso alcuna azione al riguardo??? Lo chiediamo ai Ministri Castelli e Pisanu, oltreché al Procuratore generale della Corte d’Appello dott. Vecchione ed al Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia sen, Centaro.

Sul nostro sito Internet abbiamo riportato riflessioni, notizie, chiavi di lettura utili per indagini ed approfondimenti. Abbiamo citato fatti antichi e recenti che riguardano Latina, Gaeta, Formia, Fondi, San Felice Circeo, Sabaudia, Aprilia, Nettuno, Anzio e così via. Sono state avviate le indagini? Non ha funzionato la locale Procura della Repubblica, o il Tribunale o la Prefettura o le forze dell’ordine?

Attendiamo una risposta dagli onn. Castelli, Pisanu e Centaro, oltreché dal dott. Vecchione.
A questo punto appare riduttivo, se non risibile, il riferimento che taluni fanno di tanto in tanto “all’insufficienza degli organici di forze dell’ordine e magistrati”. A Latina il problema è un altro. Occorrono in primis più finanzieri, ma preparati e con maggiori risorse economiche e tecnologiche; ma occorrono anche:

  1. la volontà politica, da parte del Governo centrale, dei partiti politici (finora silenziosi) e delle Istituzioni tutte, di fare seriamente ed in maniera adeguata la lotta alla mafia;
  2. personale preparato soprattutto nel campo tributario e della legislazione degli appalti.

Tutto il resto è aria fritta!!!

LA SEGRETERIA